Pd Sicilia, una lunga partita a scacchi

Pd Sicilia, una lunga partita a scacchi

PALERMO – L’uomo è davanti a una scacchiera. Tutte le pedine sono pronte per essere spostate. Gli ronzano nelle orecchie pressioni esterne. La partita è tutta da giocare. Quest’uomo è Matteo Renzi e la sua scacchiera è la composizione del Partito Democratico. Ha nelle mani il destino delle pedine della sua segreteria politica e del governo regionale in Sicilia, da sempre definito il laboratorio politico italiano.

E’ notorio che la corrente cuperliana in Sicilia chiede da tempo un rimpasto in giunta e attraverso il segretario regionale Fausto Raciti ha portato a Roma, al vice di Renzi Guerini, i due nomi per i nuovi assessorati: Angelo Villari, sponsorizzato da Concetta Raia, e Cataldo Salerno, sospinto da Mirello Crisafulli.

Lo stallo è dovuto ai sommovimenti che si registrano all’interno del Pd nazionale. Venerdì sarà il giorno del giudizio: la componente che fa capo a Bersani, Cuperlo e D’Alema dovrà decidere se accettare o meno una gestione unitaria della segreteria politica con le altre correnti.

Giovedì dovrebbe tenersi un incontro romano tra il presidente Crocetta, Guerini, il segretario Raciti e il renziano Faraone per fare il punto e trovare un equilibrio tra le richieste dei cuperliani (nuovi assessori in giunta) e dei renziani (nuovi assessori in giunta ma contestuale azzeramento dei presidenti di commissione all’Ars di area Cuperlo, che sono tre).

Si troverà la mossa giusta per dare nuovo impulso all’azione di governo regionale? Sarà solo una mossa da vecchia politica per dissimulare e prendere tempo?

Come sempre saranno i posteri a dirlo. Ieri sera al termine di un incontro palermitano tra i cuperliani è stata dettata la linea da seguire.

Linea che prevede l’estromissione dall’assessorato di Nelli Scilabra. Quest’ultima non viene espressamente citata ma nella nota emanata a margine dell’incontro si è fatto riferimento alle “vicende delle ultime settimane che hanno segnato una ulteriore crisi nel rapporto fra il governo regionale e l’opinione pubblica”.

Sul banco degli imputati la Scilabra e la gestione del Piano Giovani e del click day. Attualmente vi sono due mozioni di censura depositate da M5S e Fi contro l’assessore alla Formazione. Documenti che, secondo le stesse dichiarazioni di Raciti, potrebbero essere votati dai cuperliani.

“Il Pd ha chiesto una profonda svolta politica e programmatica per il rilancio dell’azione di governo e un adeguato profilo della giunta regionale” aggiunge la nota dei democratici, i quali non hanno riservato un trattamento tenero nei confronti dell’ultimo zoppicante governo Crocetta.

Presenti all’incontro i deputati Filippo Panarello, Giovanni Panepinto, Antonello Cracolici, Pippo Digiacomo, Mirello Crisafulli, nonché Mirella Maggio e Mario Alloro. Tutti hanno confermato l’intenzione di andare avanti sulla strada del rimpasto. I renziani non mollano e continuano a chiedere la testa dei tre presidenti di commissione di area cuperlo, che sono Marziano, Digiacomo e Cracolici.

La partita si giocherà in settimana sull’asse Palermo – Roma. Sembra quasi la storica partita Karpov – Kasparov.

Foto Flickr DavideDeNova cc license