Lavoratori antincendio: manifestazione a Catania per 170 licenziamenti

Lavoratori antincendio: manifestazione a Catania per 170 licenziamenti

CATANIA – “Lo stato di incertezza e di confusione che attraversa il settore forestale non solo lede fortemente i diritti dei lavoratori del comparto ma mette a rischio il nostro immenso patrimonio boschivo”.

Sono queste le parole espresse dai rappresentanti di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: tre sindacati un unico grido volto a far puntare i riflettori sull’ormai disastrosa situazione nella quale vertono i lavoratori antincendio.

Sono infatti 170 i licenziamenti, gli ultimi del settore qui a Catania, che corrispondono al 20% della forza lavoro specializzata. Davvero allarmante appare, inoltre, la situazione non soltanto per i dipendenti della provincia etnea, ma anche per i siracusani, per cui sono previsti 120 licenziamenti mentre saranno 50 i ragusani a perdere il proprio posto di lavoro. 

A ciò c’è da aggiungere che i lavoratori attendono ancora di riscuotere il proprio stipendio da giugno. È per questa ragione che la città “do’ liotru” ospiterà uno sciopero generale della categoria con una manifestazione indetta appunto da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Sicilia: l’appuntamento è alle ore 10 di giovedì prossimo \0 settembre sotto i locali dell’ex Esa.

In questa occasione i manifestanti chiederanno provvedimenti immediati e urgenti per la ripresa e la prosecuzione di tutte le attività lavorative in tutto il territorio regionale e una politica ambientale e di tutela del territorio in tempi brevi. Sarà anche chiesto un incontro con le istituzioni.

L’allarme rosso diventa sempre più acceso se si pensa a quanto dichiarato unanimemente dalle tre sigle sindacali: “Questa condizione non è più accettabile a maggior ragione dopo le notizie ricevute da parte dell’Azienda Forestale in quanto la mancanza di risorse finanziarie non permetterebbe all’Azienda, appunto, di riassumere o prolungare l’attività lavorativa così come invece era stato più volte assicurato da parte degli uffici e dagli assessorati dei 101isti, ma soprattutto non vi è alcuna prospettiva per i 78isti”.

Proprio perché ad oggi sembrano non essere ancora stati registrati atti concreti che lascino presagire una soluzione delle problematiche del settore, i sindacati dicono di puntare ad una riforma, tanto vituperata, per il rinnovo del CIRL “e per il rispetto del CCNL che sta registrando il moltiplicarsi dell’attivazione di cause di lavoro”.