Sicilia: il 2 settembre si riapre la caccia, pubblicazione del calendario venatorio

Sicilia: il 2 settembre si riapre la caccia, pubblicazione del calendario venatorio

I cacciatori in Sicilia torneranno a sparare dal prossimo 2 settembre. Il calendario venatorio relativo alla stagione 2015/2016 prevede che dal 2 al 19 settembre si possa cacciare il coniglio selvatico. Giorno 2, 5 e 6 dello stesso mese invece sarà consentita la cattura della tortora e del colombaccio (per quest’ultimo si prevede l’aggiunta di giorno 13).

L’assessorato regionale all’agricoltura ha in questi giorni pubblicato il decreto sull’attività venatoria: a partire dal 20 settembre saranno considerate legali le battute di caccia finalizzate alla cattura di conigli, volpi, colombacci e quaglie. Bisognerà attendere il primo giorno di ottobre perché i cacciatori possano prendere di mira anche merli, allodole, cesene e beccacce. Per quanto riguarda altri esemplari invece la caccia sarà autorizzata soltanto a partire dall’1 novembre (è questo il caso del cinghiale). Le chiusure, in relazione alle diverse specie d’interesse, potranno avvenire dal 6 dicembre sino ad arrivare al 31 gennaio.

Il calendario venatorio stabilisce inoltre che i cacciatori, soltanto se dotati di specifico tesserino e di autorizzazione, potranno esercitare la loro attività tanto nei pressi dei luoghi di residenza quanto altrove. Sarà consentito cacciare soltanto tre volte a settimana ad eccezione del martedì e del venerdì e, ovviamente, bisognerà rispettare le zone protette.

Coloro i quali decidessero di esercitare tale pratica in gruppo dovranno indossare un gilet arancione che consenta, per chiari motivi di sicurezza, di essere comunque visibili e riconoscibili.

Il calendario venatorio impone poi ai cacciatori il divieto di utilizzare pallini di piombo quando le loro prede si addentrino in zone umide: tale restrizione serve a tutelare l’ambiente dal rischio di inquinamento. In ultimo, così ha stabilito l’assessorato regionale all’agricoltura, ciascun cacciatore non potrà abbattere più di 15 capi di selvaggina per giornata; alcune specie sono comunque soggette a maggiori restrizioni.