Omicidio Raciti, annullato risarcimento danni nei confronti di Speziale

Omicidio Raciti, annullato risarcimento danni nei confronti di Speziale

CATANIA – Antonio Speziale era stato condannato in primo grado a rimborsare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Interno la somma di 15.063.339,66 euro, a titolo di risarcimento dei danni patrimoniali causati dalla morte dell’ispettore Filippo Raciti, avvenuta durante i fatti del 7 febbraio 2007.

La Terza Sezione Civile del Tribunale di Catania, presieduta dal giudice Maria Paola Sabatino, ha emesso la sentenza il 13 maggio 2021.

Richiesta di risarcimento danni respinta

La difesa di Speziale ha opportunamente e tempestivamente impugnato la sentenza, considerandola ingiusta. Tuttavia, la Corte d’Appello di Catania, Seconda Sezione Civile, composta dal giudice Roberto Centaro (Presidente), dal giudice Maria Stella Arena e dal giudice Claudia Cottini (giudice relatore), ha respinto la richiesta di risarcimento danni presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno contro Speziale in una sentenza depositata l’8 giugno 2023.

La Corte ha stabilito che non vi era alcun danno economico risarcibile concreto a favore delle suddette istituzioni che potesse essere considerato una conseguenza immediata e diretta dell’omicidio di Raciti.

Le impressioni dell’avvocato Lipera

L’avvocato Giuseppe Lipera, avvocato difensore di Antonino Speziale, ha espresso soddisfazione per la decisione di ribaltare la sentenza impugnata.

Ha pienamente avallato il ragionamento logico-giuridico portato avanti dalla Corte d’Appello di Catania.

Secondo la Corte, gli assegni e i pagamenti effettuati dalle istituzioni alla vedova e ai figli dell’ufficiale caduto, Raciti, erano collegati all’incidente contestato che coinvolgeva Speziale ma non potevano essere considerati una conseguenza diretta dell’illecito e, pertanto, non richiedevano un risarcimento.

Una cosa è certa – ha dichiarato l’avvocato Lipera sento che la marea sta cambiando, e non aggiungerò ulteriori commenti“.

Per leggere la sentenza completa della Corte d’Appello: Sentenza Corte di Appello di Catania.

Per la sentenza impugnata: Sentenza impugnata.

Fonte foto Ansa