Tenta di rapinare connazionale e gli spara un colpo di pistola: arrestato tunisino a Scoglitti

Tenta di rapinare connazionale e gli spara un colpo di pistola: arrestato tunisino a Scoglitti

RAGUSA – Prosegue l’attività del Comando Provinciale dei carabinieri di Ragusa nel contrasto ai reati contro il patrimonio, anche consumati con violenza sulle persone, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. In particolare, la sera del 4 maggio scorso, a Scoglitti, un cittadino tunisino stava rincasando nella propria dimora al termine della giornata lavorativa quando è stato avvicinato da un suo connazionale che, impugnando una pistola, gli ha intimato di consegnargli del denaro.

La vittima è riuscita a sottrarsi all’aggressore dandosi alla fuga ma il rapinatore, per fermare la vittima, ha esploso al suo indirizzo anche un colpo d’arma da fuoco. La vittima, dopo aver garantito la propria incolumità, ha allertato immediatamente le Forze dell’Ordine che, giunte sul luogo della rapina, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro il bossolo esploso dal rapinatore.

I militari della Stazione carabinieri di Scoglitti hanno dato prontamente impulso a una complessa attività d’indagine che, dopo aver acquisito la denuncia da parte della vittima, si è conclusa con il rintraccio del rapinatore e la sua certa identificazione in Y.M.A., 21enne.

scoglitti tentata rapina

Successivi accertamenti dei militari nel domicilio dell’indagato hanno permesso di rinvenire una pistola semiautomatica che, da valutazioni tecnico-balistiche, è risultata essere pienamente compatibile con il bossolo rinvenuto sul luogo della tentata rapina.

I carabinieri, dopo aver ricostruito dettagliatamente i fatti e proceduto all’identificazione dell’autore del reato, nonché cristallizzato prove a suo carico, hanno delineato un quadro indiziario grave e convergente sulla responsabilità penale del Y.M.A., pertanto procedendo al suo fermo per tentata rapina aggravata dall’uso dell’arma.

L’autore del reato è stato poi condotto nel carcere di Ragusa su disposizione dell’Autorità Giudiziaria la quale, a seguito dell’udienza di convalida del fermo, ha confermato la misura restrittiva già adottata riconoscendo la sussistenza dei gravi elementi probatori raccolti dai carabinieri a carico del rapinatore.