Catania, presentato progetto Acquacoltura

Catania, presentato progetto Acquacoltura

CATANIA – In una città dove la pesca ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’economia locale, l’acquacoltura potrebbe rappresentare una buona risposta anti crisi nell’ambito della ristorazione e degli esercenti di settore. Ma i consumatori dovranno accantonare l’idea che il pesce allevato sia meno buono e salutare di quello selvatico. Per almeno tre ragioni: nutrizionali, ambientali, e qualitative.

Il progetto Acquacoltura promosso dalla Camera di Commercio di Catania, e la relativa campagna di comunicazione a livello locale e nazionale realizzata in collaborazione con Unioncamere nazionale ed il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, direzione generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, è stato presentato stamattina dal segretario generale dell’Ente Alfio Pagliaro; presenti, tra gli altri, anche il vicesegretario generale Franco Virgillito e i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria del commercio catanese.

Cinque le regioni coinvolte nel progetto (Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, tutte nell’Obiettivo 1), mentre in Sicilia sono le province di Catania, Messina e Siracusa ad avere partecipato attivamente al progetto attivato dall’Unione europea. In Sicilia orientale le aziende che si dedicano all’acquacoltura, ossia le aziende che curano la produzione di organismi acquatici, principalmente pesci, crostacei e molluschi, in ambienti confinati e controllati dall’uomo, in zone indenni da malattie infettive e in appositi stabilimenti di lavorazione, sono diciotto, quattro delle quali si trovano a Catania con punte di specializzazione nell’allevamento del gambero australiano. A Catania hanno già aderito al progetto – fortemente voluto e condiviso dal commissario della Camera, Roberto Rizzo – diciotto ristoranti, che così si impegnano a realizzare menu a tutto pesce d’allevamento, dall’antipasto al secondo piatto, con una valorizzazione trasparente del prodotto di acquacoltura, e diciotto pescherie che proporranno i prodotti segnalandone la provenienza e valorizzandone le caratteristiche nutrizionali.

La campagna di comunicazione e informazione promossa dalla Camera di Commercio, punterà alla visibilità dei locali e degli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa. L’elenco degli aderenti si trova già nel sito web ufficiale della campagna, www.hellofish.it

Possiamo dire, con una punta di orgoglio, che Catania ha registrato il numero più alto di adesioni e per questo, abbiamo ricevuto i complimenti informali di Ministero e Unioncamere che ci fanno particolarmente onore ha detto il segretario generale Pagliaro -. Ciò significa che i ristoratori e gli esercenti hanno saputo cogliere il messaggio. Ora tocca ai consumatori comprendere che il pesce allevato è più economico e in alcuni casi persino più sano e fresco del pesce selvatico, poiché è possibile tracciarne la provenienza. Si tratta di rapportarsi ad esso come un qualunque altro alimento da allevamento animale, come nel caso del pollame. Noi crediamo davvero che il progetto Acquacoltura possa avere un’alta valenza economica e sociale“.

Nell’ambito del progetto è stato indetto il concorso fotografico gratuito denominato “Hello Click”. Sono ammesse al concorso le foto realizzate in uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa che avranno come protagonista piatti realizzati con i prodotti dell’Acquacoltura. Per partecipare al concorso “Hello click” basta collegarsi alla pagina di Facebook “Hello Fish – Acquacoltura” (https://www.facebook.com/acquacoltura) e accedere all’applicazione “Hello click! photo contest”, riempire il formulario, caricare la propria foto, aggiungere un piccolo commento ricordandosi di citare il nome del ristorante. Le foto dovranno essere caricate fino al 31 agosto 2015, alle ore 23.59. Al termine del concorso sarà stilata una classifica generale e una classifica per territorio provinciale: l’autore della foto che prenderà più voti nella classifica generale e gli autori che raccoglieranno più voti nelle classifiche provinciali riceveranno un attestato di merito da parte della Camera di commercio di riferimento. Le foto più votate saranno pubblicate sul sito di progetto e promosse sui social network. Inoltre riceveranno un riconoscimento anche i ristoranti in cui le foto prescelte sono state scattate.