Influenza stagionale: come prepararsi per contrastarla

Influenza stagionale: come prepararsi per contrastarla

L’ influenza è un disturbo che interessa principalmente il sistema respiratorio ed è causata dai virus che tornano a circolare nell’aria in autunno. Infatti, si tratta di una patologia che si manifesta solitamente durante le stagioni fredde e può essere caratterizzata da un’insorgenza improvvisa e acuta.

Come si diffonde l’influenza?

I virus influenzali si diffondono principalmente attraverso le goccioline di saliva che una persona malata produce tossendo, starnutendo o anche solo parlando, soprattutto in ambienti affollati e chiusi.

La trasmissione può anche avvenire attraverso il contatto diretto con una persona infetta, ad esempio toccando superfici contaminate e poi portando le mani agli occhi, al naso o alla bocca. Infatti, il virus può sopravvivere su oggetti o utensili per un lungo periodo di tempo e può insediarsi nel corpo umano attraverso il contatto con le mucose.

Le persone infette possono essere contagiose già uno o due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi e restarlo per circa cinque giorni dopo l’inizio dei sintomi. In alcuni casi, il periodo di contagiosità può durare fino a dieci giorni dopo, quindi il virus può essere trasmesso anche da persone che non presentano sintomi evidenti.

I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere contagiosi per periodi di tempo ancora più lunghi.

 

I sintomi dell’influenza

L’influenza è contraddistinta da un repentino manifestarsi di sintomi generali e respiratori, dopo un’incubazione in genere abbastanza breve (circa 1-2 giorni), e che durano solitamente per 3-4 giorni, potendo tuttavia prolungarsi per una/due settimane: febbre, che si manifesta bruscamente, accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere generale, mal di gola, raffreddore, tosse non catarrale e congiuntivite sono i principali e più comuni.

La vera sindrome influenzale è caratterizzata dalla febbre, da sintomi delle vie respiratorie, che sono spesso quelle maggiormente colpite, e da manifestazioni generali, come i dolori ossei e muscolari lungo tutto il corpo. In particolare, la febbre si presenta improvvisamente ed è in genere alta, superiore ai 38°C, nei bambini con picchi che arrivano anche a 39-40°C. È spesso accompagnata da tosse (di solito secca), dolori ossei e muscolari diffusi, mal di testa, spossatezza, mal di gola e naso che cola. La tosse può essere grave e molto fastidiosa e può persistere per 2 o più settimane. Per agire in maniera specifica sui sintomi, spesso si ricorre a soluzioni efficaci formulate appositamente, come la linea Aspirina , spesso indicato dai medici per il trattamento della congestione nasale accompagnata da stati dolorosi e febbrili che possono essere associati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Possono palesarsi altri sintomi come fotofobia (eccessiva sensibilità e intolleranza alla luce) e inappetenza. Meno comunemente, possono palesarsi sintomi che interessano il tratto gastrointestinale, come nausea, vomito, diarrea che, anche se generalmente provocati da virus simil-influenzali, possono presentarsi soprattutto nei bambini.

Preparare il corpo per combattere l’influenza

Uno dei metodi migliori per prepararsi a contrastare l’influenza è farsi trovare con un sistema immunitario in piena forma. Per farlo, bisogna mettere in atto una serie di buone abitudini che aiutano anche a mantenersi in forma e a migliorare la propria qualità di vita.

È essenziale seguire una dieta ricca di nutrienti benefici, come gli omega 3, che si trovano nel salmone, nella frutta secca e nelle uova, e la vitamina D, che si può ottenere dall’esposizione al sole o attraverso il consumo di pesce o di funghi coltivati all’aperto. La vitamina C è ben nota per la sua capacità di rinforzare il sistema immunitario, in quanto stimola la produzione di interferone, che inattiva i virus e supporta le funzioni dei linfociti.

Non molti sanno che è bene prendersi cura anche della salute dell’intestino: quest’ultimo ospita diverse cellule che interagiscono col sistema immunitario, quindi, è essenziale prendersene cura assumendo regolarmente probiotici da yogurt, kefir o integratori contenenti streptococchi, bifidobatteri e lactobacilli.

Non meno importante, è bene ricordare che le persone che svolgono regolarmente attività fisica, in base alle proprie capacità, hanno un organismo più attivo e un sistema immunitario più forte rispetto a coloro che conducono uno stile di vita sedentario.

Integrazione alimentare

Anche se sarebbe meglio ottenere tutti i nutrienti dalle fonti alimentari, a volte gli impegni quotidiani possono rendere difficile l’assunzione stessa di una dieta equilibrata.

In questi casi, gli integratori sono una soluzione efficace per soddisfare il fabbisogno di nutrienti come la vitamina D, la vitamina C e i probiotici. Gli immunostimolanti, per esempio, sono prodotti naturali che contengono nutrienti come il magnesio, il potassio, lo zinco, la vitamina B2, il manganese, i fermenti tindalizzati, la vitamina C, la vitamina B6, la vitamina B12, l’echinacea e altri ingredienti utili per rafforzare il sistema immunitario.

Prevenzione: l’importanza del vaccino

La migliore strategia per prevenire e combattere l’influenza è attraverso la vaccinazione. Il vaccino aumenta significativamente le possibilità di evitare l’infezione e, in caso di sintomi, li rende meno gravi e meno inclini a complicazioni.

Inoltre, la vaccinazione antinfluenzale è un’importante misura di protezione non solo per l’individuo vaccinato, ma anche per le persone intorno a lui, in quanto riduce la probabilità di complicanze e alleggerisce il carico del sistema sanitario durante i periodi di alta affluenza, che possono interessare il pronto soccorso e gli ambulatori medici durante le stagioni in cui l’influenza ha un’incisività maggiore.

Il vaccino antinfluenzale è utile per la protezione di tutti gli individui a rischio (anziani e bambini) che non hanno specifiche controindicazioni alla sua somministrazione. Inoltre, la vaccinazione è fortemente raccomandata ed effettuata gratuitamente dal medico curante o dal centro vaccinale della Asl agli individui di età pari o superiore a 65 anni e a chi si trova spesso a contatto con anziani. È disponibile anche per tutte le persone a rischio di complicazioni che hanno patologie croniche, le donne oltre il primo trimestre di gravidanza e per tutto il personale sanitario.

Il periodo ideale per vaccinarsi va da metà ottobre a fine dicembre. L’immunità indotta dal vaccino si attiva circa due settimane dopo la somministrazione e va via nell’arco di 6-8 mesi.

Per tale ragione e anche perché i virus influenzali possono mutare di anno in anno, è bene vaccinarsi su base annuale.