Andrea Barresi fa il bilancio della sua esperienza da assessore e parla della Catania che vorrebbe

Andrea Barresi fa il bilancio della sua esperienza da assessore e parla della Catania che vorrebbe

CATANIA – A poco più di due mesi dalle elezioni amministrative è tempo di bilanci per il lavoro effettuato e di idee programmatiche per il rilancio di Catania. A fare il punto sulla scorsa sindacatura e sulle prospettive di Catania è Andrea Barresi, eletto con più preferenze alle scorse elezioni comunali del 2018, ma che ha lasciato il posto di consigliere comunale per guidare l’assessorato all’Ambiente, Nettezza Urbana e alla Polizia Locale. Barresi è candidato nelle fila di Fratelli d’Italia.

Come è andata l’esperienza da assessore in particolare con la raccolta differenziata?

“Un cambiamento radicale che in città non era mai stato fatto cioè l’avvio della raccolta differenziata dove dopo un anno e mezzo siamo arrivati quasi al 40% della raccolta differenziata. Oggi una nuova era è partita per la città e ancora c’è tantissimo da fare anche perché si tratta di un cambiamento epocale oltre che anche culturale che la città nel corso di arco temporale ha subito. Un’altra cosa, che è stata spezzata durante la sindacatura Pogliese, è l’attività di repressione che era incominciata con quasi 12.000 verbali che sono stati fatti in tutte le zone della città per andare a reprimere le cattive abitudini dei cittadini nel conferimento illegittimo dei rifiuti che purtroppo si è perpetrato nel corso di quest’anno e mezzo e che deve essere fermato. Catania è una città che ha delle potenzialità elevatissime per quello che riguarda la gestione dei rifiuti con politiche da sviluppare insieme alle attività commerciali come bar, ristoranti, alberghi e lidi. Un programma ancora più fitto e ancora più abbondante per quello che riguarda le varie frazioni e quindi continuare nell’attività che purtroppo si è spezzata con la fine della sindacatura. Bisogna aumentare i piani di spazzamento per quello che riguarda il centro della città specialmente nelle zone della movida. Catania attira un flusso turistico non indifferente quindi nel centro della città si va a conglobare non solo la parte di popolazione fisica che risiede, cioè quasi 160.000 cittadini, ma anche turisti e ragazzi che scendono dai paesi etnei per il weekend”.

Cosa bisogna fare per rendere Catania più attrattiva?

Serve una nuova prospettiva anche in chiave turistica in quanto Catania è città capofila per quello che riguarda l’area del Mediterraneo e deve attrarre ancora più flussi crocieristici e passeggeri che usano il nostro scalo aeroportuale.

Lei si è speso molto per il centro storico. Cosa avete fatto e cosa serve?

“Insieme all’associazione dei residenti e alla polizia locale abbiamo elaborato un piano per il centro che aveva incominciato a prendere forma. Maggiori servizi e maggiore sicurezza grazie ad un costante dialogo con i commercianti, venendo incontro alle loro esigenze, ma al contempo anche con i residenti rispettando le regole, blindando il centro storico della città in maniera seria di concerto con le forze dell’ordine”.

Ci sono novità sul candidato sindaco per il centrodestra?

“Noi aspettiamo le direttive da parte del partito nazionale e il presidente del consiglio Meloni, ovviamente in questo contesto sta, insieme ai quadri dirigenti sia catanesi sia regionali, vagliando l’idea della prospettiva della città di Catania per quello che riguarda la sindacatura che spetta a Fratelli d’Italia. Attendiamo per le prossime ore la scelta che il nostro partito metterà in campo”.