Gravidanza e conseguenze psicologiche, l’intervista alla psicologa La Rosa

Gravidanza e conseguenze psicologiche, l’intervista alla psicologa La Rosa

CATANIA – La gravidanza e la nascita di un figlio rappresentano alcuni dei momenti più critici nel ciclo di vita di una donna, di conseguenza nel ciclo di vita di una coppia e di una famiglia. Gli stereotipi culturali associano la gravidanza a un periodo bello della vita, che si collega alla gioia della maternità e dell’attesa di una nuova vita. Tuttavia questo è vero solo in parte, perché la gravidanza si accompagna anche a tutta una serie di cambiamenti e ridefinizioni della vita e dell’identità che non sempre esitano in modo positivo. Infatti, possono anche condurre a delle traiettorie di disagio o di sofferenza, sia durante la gravidanza che nel postpartum, soprattutto se non c’è una rete adeguata di supporto a sostenere la donna nei momenti di maggiore difficoltà o incertezza.

L’intervista alla psicologa Valentina La Rosa

È intervenuta per approfondire l’argomento la psicologa Valentina La Rosa: “La gravidanza è un periodo critico nella vita di una donna, perché determina dei cambiamenti fisici, variazioni ormonali e trasformazioni del corpo. Una serie di sintomi con cui la gestante deve imparare a convivere per 9 mesi, la donna si ritrova a abitare un corpo che non riconosce perché subisce delle trasformazioni profonde.

In questi casi le donne – continua la dottoressa – che hanno delle particolari fragilità psicologiche o delle particolari sofferenze non sempre vivono in maniera armonica il rapporto con il loro corpo e con il bambino dentro il loro corpo. La gravidanza determina anche dei cambiamenti a livello psicologico, in quanto la donna si deve preparare a diventare madre e costruisce una serie di rappresentazioni psicologiche legate a se stessa e al bambino che nascerà; lo idealizza e costruisce delle fantasie che poi non necessariamente corrispondono alla realtà dei fatti” sostiene La Rosa.

C’è tutta una sfera psicologica che condiziona l’esperienza della donna sia durante la gravidanza che nel postpartum, soprattutto quando viene a mancare la corrispondenza tra il bambino che la madre immagina e quello che effettivamente viene alla luce; questo può determinare delle conseguenze anche abbastanza serie.

La donna deve anche ridefinire i propri rapporti all’interno della famiglia e deve costruire il proprio ruolo di madre, insieme a quello di donna e di partner. Inoltre, necessita di ridefinire i rapporti con il mondo del lavoro, se è una lavoratrice. Tutte queste sfere si vanno ad intersecare e determinano quella che sarà l’esperienza della donna durante la gravidanza e nel post-partum, che può essere appunto positiva o negativa” afferma la dottoressa.

L’importanza della rete di supporto

In primo luogo il partner è la prima fonte di supporto a livello psicologico. È importante che il padre abbia un ruolo attivo, condivida i momenti che scandiscono la gravidanza insieme alla propria compagna e che sia presente anche al momento del parto e nel postpartum.

Diversi studi – afferma la dottoressa – testimoniano l’importanza della rete familiare, della rete sociale e della rete amicale. Se la donna percepisce un buon supporto sociale, il rischio di sviluppare psicopatologie diminuisce, sia durante la gravidanza che nel periodo successivo” conclude la dottoressa Valentina La Rosa.

Fonte foto “Pixabay”