Quando l’amore diventa ossessione: riconoscere e affrontare la dipendenza affettiva

Quando l’amore diventa ossessione: riconoscere e affrontare la dipendenza affettiva

ITALIA – La dipendenza affettiva è un disturbo psicologico che può influenzare uomini e donne in ugual misura. Tuttavia, in molti casi, le donne possono essere particolarmente vulnerabili alla dipendenza affettiva nei confronti degli uomini. Si manifesta come una forte necessità di sentirsi vicino a una persona, spesso a discapito del proprio benessere emotivo e della propria indipendenza. Chi soffre di dipendenza affettiva spesso vive con un’ansia costante legata all’abbandono o alla separazione dalla persona amata e può manifestare comportamenti compulsivi e ossessivi nei confronti dell’oggetto del proprio affetto.

Cenni sulla dipendenza affettiva nel DSM

Nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), la dipendenza affettiva è stata riconosciuta come una forma di disturbo legata alla dipendenza dalle sostanze. È stata inclusa nella sezione dei disturbi legati alla dipendenza affettiva e sessuale. La dipendenza affettiva è definita come un “modello di comportamento caratterizzato dalla dipendenza eccessiva e cronica da una relazione affettiva o sessuale. Esso si esprime attraverso comportamenti di attaccamento insicuro, eccessiva paura dell’abbandono, bisogno di controllo sull’altro, e ridotta capacità di funzionare autonomamente“.

Il trattamento della dipendenza affettiva nel DSM prevede una combinazione di interventi farmacologici e psicoterapeutici. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è uno dei metodi di trattamento più efficaci per la dipendenza affettiva. La TCC mira a cambiare i modelli di pensiero e comportamento disfunzionali che contribuiscono alla dipendenza affettiva. La terapia comportamentale, invece, mira a modificare i comportamenti disfunzionali associati alla dipendenza affettiva. L’obiettivo principale del trattamento della dipendenza affettiva è quello di aiutare la persona a sviluppare la capacità di costruire relazioni sane ed equilibrate. Il trattamento deve includere anche l’educazione sulla dipendenza affettiva, il sostegno alla persona e la promozione di uno stile di vita sano e attivo.

Nell’era dei social media e della comunicazione digitale, la dipendenza affettiva sta diventando un problema sempre più diffuso, con un crescente numero di persone che si sentono dipendenti dalle relazioni online e dai feedback sociali. In questo contesto, è importante capire le cause e le conseguenze della dipendenza affettiva e trovare le strategie più efficaci per gestire questo disturbo e migliorare il benessere emotivo e relazionale. Questo disturbo può avere conseguenze negative sulla qualità della vita e sulle relazioni personali, e può essere difficoltoso da gestire senza l’aiuto di un professionista.

Per approfondire questo argomento, abbiamo avuto l’opportunità di conversare con la Dott.ssa Valentina La Rosa, Psicologa e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, Dottore di ricerca in Psicologia dello Sviluppo e Docente a contratto di Psicologia presso l’Università degli Studi di Catania.

Cosa significa essere dipendenti affettive e quali sono le principali caratteristiche di questo tipo di dipendenza?

Parliamo di dipendenza affettiva quando il partner rappresenta il centro di tutti i pensieri, interessi e comportamenti della persona al punto che l’unico obiettivo che dà senso all’esistenza è quello di preservare e mantenere il legame con il partner. Di conseguenza, è tipico delle persone con dipendenza affettiva annullare totalmente la propria personalità per compiacere il partner ed essere accondiscendenti a qualunque sua richiesta.

Quali sono le cause principali della dipendenza affettiva nelle donne?

Le cause della dipendenza affettiva vanno generalmente ricercate negli schemi relazionali che la persona ha interiorizzato nella relazione con le proprie figure affettive di riferimento, in primo luogo i genitori. Inoltre, le donne, per condizionamenti legati a stereotipi sociali e culturali, tendono a ricercare nelle relazioni affettive una sorta di completamento della loro identità e a mostrarsi fragili, dipendenti e remissive nei confronti dell’uomo.

Quali sono i principali segnali che indicano che una donna potrebbe essere dipendente affettiva?

Tra i principali segnali di un quadro di dipendenza affettiva nella donna possiamo individuare l’estrema gelosia e possessività nei confronti del partner che può sfociare in una vera e propria ossessione, comportamenti di controllo e manipolazione (seguirlo, controllare il suo telefono, ecc.), paura irrazionale di essere abbandonata o di perdere l’amore del partner, totale sottomissione al partner e annullamento della propria personalità per soddisfare le richieste del partner.

Quali sono i principali rischi della dipendenza affettiva per la salute mentale e fisica delle donne?

Tra i principali rischi della dipendenza affettiva per la salute mentale e fisica della donna, abbiamo sicuramente l’instaurarsi di dinamiche di coppia caratterizzate da violenza e abuso in cui la donna dipendente spesso assume il ruolo della “vittima” mentre l’altro assume il ruolo complementare di “carnefice”. Inoltre, la donna dipendente affettivamente perde totalmente di vista la propria identità, non riesce più a riconoscere i propri bisogni e desideri e a prendersi cura di sé e del proprio benessere.

Quali sono le principali strategie che le donne dipendenti affettive possono utilizzare per affrontare questa dipendenza?

Per affrontare una dipendenza affettiva, non ci si può sicuramente affidare a rimedi o strategie fai da te perché ci troviamo di fronte a quadri affettivi e relazionali estremamente problematici. In questi casi è sicuramente opportuno rivolgersi a uno specialista per intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutare la donna a comprendere le radici della sua dipendenza affettiva e uscirne.

Quali sono i principali fattori che possono impedire alle donne di superare la dipendenza affettiva?

La dipendenza affettiva nasce dalla paura di restare sole, di essere abbandonate o di non essere abbastanza per il partner. È proprio la paura il fattore principale che spinge queste donne a non chiedere aiuto e a preferire di rimanere in una dinamica di coppia che provoca dolore e sofferenza ma che paradossalmente garantisce di non rimanere da sole.

Quali sono i principali benefici che le donne possono ottenere se riescono a superare la dipendenza affettiva?

Riuscire a superare una dipendenza affettiva aiuta la donna a rimettere al centro se stessa e i propri bisogni anziché il partner e soprattutto a prendersi cura del proprio benessere psicofisico.

Come può la terapia psicologica aiutare le donne a superare la dipendenza affettiva?

Un percorso psicologico e psicoterapeutico è fondamentale in questi casi per mettere a fuoco le dinamiche relazionali disfunzionali che la donna mette in atto con i propri partner e per comprendere le vere radici di questa problematica al fine di trovare un modo più funzionale di vivere le proprie relazioni affettive e amorose

Quali sono le principali tecniche e metodologie terapeutiche utilizzate per aiutare le donne a superare la dipendenza affettiva?

Non esiste una tecnica o una metodologia terapeutica che vada bene per tutte le donne che presentano un quadro di dipendenza affettiva. Ogni persona è unica e sarà lo psicoterapeuta a indirizzarla al percorso più adatto ai suoi bisogni e al suo profilo specifico di personalità.

Quale problematica ci può essere nel rapporto con gli altri, ossia nel sociale?

Sicuramente una donna con dipendenza affettiva tenderà a riprodurre lo stesso schema di dipendenza relazionale anche in altri tipi di rapporti, ad esempio con amici e familiari. Inoltre, spesso il desiderio ossessivo di compiacere il partner e al tempo stesso di controllarlo porta queste donne a isolarsi dal punto di vista sociale e a chiudersi in una sorta di “bolla” insieme al proprio partner.

Esempi di donne che mostrano sintomi da dipendenza affettiva

La donna con dipendenza affettiva non è in grado di uscire dal rapporto con il partner, anche se riconosce che la propria relazione è insoddisfacente e autodistruttiva. Inoltre, sviluppa spesso sintomi come ansia generalizzata, depressione, inappetenza, insonnia, malinconia, pensieri ossessivi.

Quali sono i principali consigli che gli psicologi possono fornire alle donne per prevenire o superare la dipendenza affettiva?

Sicuramente è fondamentale saper cogliere i segnali che qualcosa non va nella propria relazione con il partner, ad esempio eccessiva gelosia, comportamenti di controllo, possessività. È importante anche ascoltare le persone più vicine come familiari e amici che sono spesso i primi a rendersi conto della presenza di un problema nel rapporto che la donna ha con il proprio partner. Una volta colti questi segnali, la donna dovrebbe rivolgersi tempestivamente a uno specialista e iniziare un percorso di lavoro su se stessa che la aiuti ad uscire da modelli relazionali disfunzionali.