CASTELVETRANO – La scuola elementare di Castelvetrano, intitolata in precedenza a Ruggero Settimo, ha deciso di accettare la proposta avanzata dall’Associazione Nazionale Magistrati di Marsala, la quale suggeriva di cambiare il nome del plesso e dedicarlo al giovane Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito assassinato dalla mafia.
La decisione è stata presa all’unanimità durante una riunione del collegio dei docenti, presieduta dall’insegnante Maria Guzzo, che funge anche da segretaria. In seguito alle polemiche generate dalle perplessità di alcuni genitori e insegnanti sulla questione, è stata adottata la stessa decisione anche dal consiglio di istituto.
Va notato che la scuola in questione era stata precedentemente frequentata da Matteo Messina Denaro.
Il piccolo Giuseppe Di Matteo
Giuseppe Di Matteo è stato un bambino italiano rapito dalla mafia siciliana nel 1993, all’età di 12 anni. Il padre di Giuseppe, Santino Di Matteo, era un mafioso che aveva deciso di collaborare con la giustizia e di denunciare i suoi ex-compagni di Cosa Nostra, rivelando informazioni preziose alle autorità.
La mafia, per vendetta, decise di rapire il figlio del pentito.
Giuseppe fu tenuto prigioniero per oltre due anni, in un bunker sotterraneo, dove subì maltrattamenti e torture. Nonostante gli sforzi della polizia e delle autorità per trovare il bambino, Giuseppe morì nel 1996, a soli 14 anni, in seguito all’assunzione forzata di una dose letale di eroina.
L’omicidio di Giuseppe Di Matteo suscitò grande indignazione e rabbia in tutta Italia, e portò alla scoperta di numerosi bunker sotterranei utilizzati dalla mafia per nascondere le proprie vittime. La storia di Giuseppe è stata raccontata in diversi libri e film, e ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della criminalità organizzata in Italia.
