Il Tar respinge la richiesta di Caronte&Tourist, che ne sarà dei collegamenti per le isole minori?

Il Tar respinge la richiesta di Caronte&Tourist, che ne sarà dei collegamenti per le isole minori?

LIPARI – La richiesta di Caronte&Tourist isole minori di sospendere il provvedimento della Regione siciliana, che l’aveva esclusa dai bandi di collegamento via nave ro-ro, è stata respinta dal Tar per la Sicilia, sezione di Catania. La società aveva presentato l’unica proposta pervenuta, ma questa non rispettava i requisiti del bando di gara in quanto i posti a sedere delle navi erano inferiori a quelli stabiliti dai capitolati. L’udienza di merito sul ricorso, per l’annullamento dell’esclusione, è stata fissata per il 25 maggio. I giudici hanno ritenuto che il danno paventato dalla società è di natura patrimoniale e non integrerebbe un pregiudizio talmente grave e irreparabile da giustificare un provvedimento di sospensione, in attesa dell’esito della fase di merito.

 

 

 

 

 

 

 

 

A settembre scorso, la FIADEL ha scritto all’amministratore giudiziario della Caronte&Tourist per “denunciare” le condizioni dei lavoratori. Il sindacato aveva già scritto il 20 agosto scorso, chiedendo un incontro per rappresentare e fare chiarezza su disparità di trattamento riferite da lavoratori della Compagnia. Tutte le anomalie del rapporto di lavoro erano state già illustrate nella richiesta del 20 agosto, e oggi reiterate con una seconda richiesta di incontro resasi necessaria visto che alla prima non è seguito alcun incontro. In particolare, i lavoratori lamentano:

  • turni di lavoro discriminanti in quanto molti lavoratori sono costretti a svolgere 22 turni notturni mensili, senza usufruire delle giornate di riposo;
  • orario settimanale di lavoro discriminanti rispetto ad altri lavoratori 22 presenze mensili, per otto ore al giorno, rispetto ad altri colleghi che prestano servizio garantendo 18 oppure 20 presenze al mese. I lavoratori lamentano che a fronte delle maggiori prestazioni rese, gli stessi percepiscono un salario minimo di 1103,68 euro a fronte di oltre 2mila euro percepite dal personale che garantisce una minore presenza in virtù di un accordo integrativo sembrerebbe sottoscritto con alcune OO.SS.;
  • la maggioranza dei lavoratori non è riconosciuta l’indennità di turno, i turni, festivi, domenicali e i buoni pasto sono retribuiti in misura ridotta;
  • i lavoratori non conoscono i contenuti del loro contratto di lavoro e del contratto integrativo aziendale.

Scrive Clara Crocè: “Tutto ciò premesso nel reiterare la richiesta di incontro urgentee nelle more di un incontro sindacale la scrivente organizzazione sindacale chiede: copia del contratto integrativo aziendale e dei verbali sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali; copia dei turni di lavoroNel proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori si rimane in attesa di urgente riscontro“.