Pirateria agroalimentare, sequestrate 382 tonnellate di cereali in Sicilia e Puglia

Pirateria agroalimentare, sequestrate 382 tonnellate di cereali in Sicilia e Puglia

SICILIA – La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Ispettorato centrale repressione frodi, ha sequestrato oltre 380 tonnellate di sementi di frumento per la produzione di grano da farina certificato, dal valore di oltre 300mila euro, durante un’operazione di contrasto alla pirateria agroalimentare. L’azione è stata diretta a tutelare gli agricoltori e le imprese che hanno il diritto di trarre profitto dallo sfruttamento commerciale di varietà vegetali italiane ed estere protette.

L’operazione è stata avviata grazie all’analisi di rischio sviluppata dal Nucleo Speciale Beni e Servizi di Roma, un’unità specializzata della Guardia di Finanza, per prevenire i fenomeni fraudolenti nel settore della produzione delle varietà vegetali certificate.

Sono state inviate sette segnalazioni qualificate ai Reparti del Corpo competenti per territorio, che hanno portato al riscontro di 3 aziende di rivendita di sementi in Puglia e Sicilia che avevano ceduto 6220 sacchi e confezioni di grano duro delle varietà tracciate senza aver assolto il pagamento della prevista equa remunerazione a vantaggio dei costitutori delle specie vegetali.

Inoltre, sono state rilevate miscelazioni illecite dei prodotti con quantitativi di grano non certificato.

I controlli hanno riguardato anche soggetti economici in Campania e Lazio e hanno portato alla denuncia di 3 persone alle Procure di Bari e Marsala per il reato di fabbricazione e commercio di beni usurpando titoli di proprietà industriale. Il sequestro è stato effettuato in una società siciliana e in due società pugliesi, tutte attive nel commercio di cereali e gestite da esperti imprenditori locali.

Ventuno sono le principali società italiane titolari dei diritti di sfruttamento in materia di varietà vegetali protette, che garantiscono identità, purezza varietale, germinabilità e sanità, contribuendo alla tracciabilità delle filiere produttive.

L’operazione ha ricevuto il sostegno degli stakeholder del comparto agricolo e del Sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza (SIAC), una piattaforma telematica dedicata al partenariato con aziende e associazioni che consente la partecipazione dei titolari dei marchi all’azione delle Fiamme Gialle attraverso la condivisione di elementi di criticità in chiave operativa.