Morta Giovanna Bongiorno, una vita dedicata a “raccontare” la Sicilia

Morta Giovanna Bongiorno, una vita dedicata a “raccontare” la Sicilia

SIRACUSA – Una donna affascinante e molto colta, questo e molto altro era Giovanna Bongiorno, come la descrive chi l’ha conosciuta: la voce della Sicilia. La sua recente scomparsa ha riempito i social media di messaggi di condoglianze. Era una persona poliedrica che ha lavorato come regista, giornalista, fotografa e documentarista, raccontando storie del patrimonio culturale della Sicilia, con particolare attenzione alle Isole Eolie.

Il percorso e la vita da “tuttofare” di Giovanna Bongiorno 

Giovanna Bongiorno nel corso della sua carriera ha collaborato con il Museo Archeologico Luigi Bernabó Brea di Lipari, e il suo archivio documentario (disponibile sul suo canale YouTube) è stato donato alla Fondazione Museo Civico di Rovereto. È stata anche CEO di Beni Culturali Spa, l’agenzia incaricata della gestione del patrimonio culturale siciliano.

Giovanna era nota per la sua apertura, conoscenza, disponibilità a impegnarsi in discussioni e il suo amore per la bellezza, l’arte, la natura, gli animali e la monarchia britannica. In un post su Facebook, ha raccontato di aver vissuto con la sua famiglia per cinque anni da bambina all’interno del Castello della Zisa di Palermo, descrivendo i luoghi e le situazioni che l’hanno riportata indietro nel tempo.

Giovanna nasce a Siracusa, figlia di un esperto di scienze naturali e botanica che nel dopoguerra viene chiamata in Sicilia dalla Campania per curare l’orto botanico palermitano. Il suo lavoro di documentazione e narrazione del patrimonio culturale della Sicilia con passione e dedizione è stato ampiamente riconosciuto, con molti messaggi di cordoglio e tributi riversati sui social media.

Il cordoglio per Giovanna Bongiorno da parte di alcuni colleghi

Lucia Di Benedetto ha detto: “Le persone non muoiono mai veramente se sono nel tuo cuore. Potresti perdere la loro presenza, la loro voce, ma non perderai mai ciò che hai imparato da loro, ciò che ti hanno lasciato. Sono onorato di averla conosciuta e grato per le lezioni che mi ha insegnato. Riposa in pace, cara Giovanna Bongiorno“.

Dario Di Blasi, amico e collega, ha scritto: “Mi ha insegnato molto e mi ha stupito con il suo carattere forte e coraggioso, cosa che non è facile per una donna siracusana ottenere rispetto in un’isola come la Sicilia. Una donna di grande raffinatezza, possedeva un vocabolario e un linguaggio insoliti. Ho perso un importante riferimento culturale“.

Alessandra Mirabella ha aggiunto: “Giovanna Bongiorno e il suo amore per la Sicilia. Abbiamo perso una grande donna siciliana che ha contribuito con professionalità e rigore alla promozione del nostro patrimonio archeologico“.

Il post di Giovanna Bongiorno come lezione di vita  

Infine, questo è un post scritto da Giovanna Bongiorno nel 2021. Leggendolo ora, sembra sia un addio che un’importante lezione di vita. “Le macchine che offrono abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra conoscenza ci ha resi cinici e la nostra intelligenza dura e spietata. Pensiamo troppo e ascoltiamo troppo poco. Più che di macchine, l’umanità ha bisogno dell’umanità. Più che di intelligenza, abbiamo bisogno di gentilezza e bontà. Senza queste qualità, la vita sarà violenta e tutto sarà perduto. In questi giorni ho compiuto 75 anni e l’ho accolto con gioia e amore, senza alcun tipo di celebrazione o festa. Il mio viaggio finora potrebbe essere considerato ‘lungo’, ma preferisco ricordare che è stato un viaggio sereno, generoso, sorprendente, pieno di quelle pietre miliari umane che hanno sempre accompagnato la mia vita“.

Fonte foto Facebook – Giovanna Bongiorno