Operazioni Catania oggi: maltrattamenti, piscine abusive, rapine e inseguimenti

Operazioni Catania oggi: maltrattamenti, piscine abusive, rapine e inseguimenti

CATANIA – Di seguito le operazioni più importanti del giorno operate a Catania e provincia dalle Forze dell’Ordine.

Maltrattamenti in famiglia, un arresto a Librino

Un uomo di 49 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Librino per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

I militari sono intervenuti in via Del Chinotto, nel quartiere di Librino, a seguito della chiamata di un anziano che aveva bisogno di aiuto durante una lite con suo figlio. Una volta sul posto, i carabinieri hanno trovato la porta dell’appartamento aperta e la figlia del richiedente ha riferito loro che suo padre si trovava all’interno dell’appartamento adiacente, dove però non è stato trovato.

I militari sono scesi in strada e hanno notato l’anziano richiedente avvicinarsi in una Peugeot 107, dicendo che suo figlio lo stava inseguendo perché gli aveva chiesto denaro. L’80enne ha raccontato di essersi rifiutato di soddisfare la richiesta del figlio e di essere scappato per evitare la sua furia. In quel momento, un uomo di 49 anni si è avvicinato e ha contestato le affermazioni del padre, cercando di aggredirlo fisicamente. Nonostante la presenza dei carabinieri, l’uomo è stato bloccato e arrestato. È stato portato nel carcere catanese di Piazza Lanza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

PISCINE E COSTRUZIONI ABUSIVE IN DUE VILLE NEL PARCO DELL’ETNA

I carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno denunciato tre persone per violazioni urbanistiche ed edilizie in relazione a due ville e due piscine costruite all’interno del Parco dell’Etna.

Le tre persone coinvolte sono un 74enne di Belpasso, una 60enne di Santa Maria di Licodia e un 62enne di Biancavilla, proprietari o usufruttuari delle proprietà in questione.

Dopo un’indagine accurata e la visione di immagini satellitari, i carabinieri hanno individuato le ville e le piscine, costruite senza alcun permesso, nelle strade Cavaliere Bosco e Crovacchi a Santa Maria di Licodia. La zona in cui si trovano è soggetta a vincoli e, durante i sopralluoghi con il personale tecnico del comune di Santa Maria di Licodia, sono state constatate le violazioni commesse.

Inoltre, è stato scoperto che uno dei proprietari delle ville è un pluripregiudicato e attualmente imputato per associazione a delinquere di tipo mafioso.

Il Comune ha già ordinato la demolizione dei manufatti entro 90 giorni a spese dei denunciati. In caso di inadempienza, la proprietà degli immobili sarà trasferita al Comune.


LITE CULMINATA CON UN COLPO DI BOTTIGLIA IN VOLTO: RICONOSCIUTI GLI AGGRESSORI

Il 16 febbraio, la polizia è intervenuta in piazza Falcone e Borsellino a Catania, a seguito di una rapina ai danni di un cittadino marocchino da parte di un altro soggetto extracomunitario. La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata da tre soggetti, che avrebbero rubato alcune bottiglie di alcolici la sera precedente. Dopo il rifiuto dell’acquisto, è nata una lite durante la quale uno dei tre aggressori ha preso una bottiglia e l’ha scagliata contro il volto della vittima.

Inoltre, uno dei tre ha sottratto il telefono cellulare della vittima e ha colpito la vittima con uno schiaffo al volto prima di fuggire con gli altri due complici. La vittima è stata accompagnata in ospedale con una prognosi di 10 giorni e ha denunciato l’accaduto fornendo delle descrizioni dei suoi aggressori.

Il soggetto colpito è stato in grado di riconoscere uno dei suoi aggressori in una foto di un tunisino pregiudicato, che è stato diffuso attraverso una nota radio al fine di poterlo individuare. Il tunisino in questione è stato anche sospettato di aver commesso un’altra rapina ai danni di un cittadino bengalese nella stessa mattinata. Dopo aver contattato il cittadino bengalese, gli agenti lo hanno invitato a presentarsi in Questura per sottoporsi all’identificazione fotografica del possibile autore. Anche il cittadino bengalese ha riconosciuto senza ombra di dubbio il tunisino.

Le ricerche del sospetto hanno dato esito positivo e il tunisino è stato trovato nascosto tra le auto parcheggiate in via Aretusa, nel tentativo di eludere il controllo delle Volanti. Dopo averlo accompagnato in Questura, il tunisino è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto a causa dei gravi indizi di reità, dei numerosi precedenti specifici e del concreto pericolo di fuga, essendo senza fissa dimora. La misura è stata convalidata dal gip nei giorni successivi e il tunisino è stato posto in custodia in carcere.

INSEGUIMENTO SPERICOLATO A CATANIA: FERMATO UN NOTO PREGIUDICATO

Durante la notte di mercoledì 22 febbraio, un equipaggio delle Volanti impegnato nel controllo del territorio ha intimato il fermo ad un’auto con tre persone a bordo in viale Africa.

Tuttavia, gli occupanti dell’auto hanno deciso di fuggire in direzione di piazza dei Martiri, scatenando un inseguimento per le strade cittadine. I fuggitivi hanno raggiunto il quartiere di San Cristoforo, dove un altro equipaggio delle Volanti è stato allertato della fuga in corso e ha cercato di fermarli in via Calliope. Nonostante ciò, il conducente della macchina in fuga ha speronato l’auto di servizio e si è diretto verso via Fossa della Creta, ignorando la presenza del secondo equipaggio delle Volanti.

Durante la fuga, l’auto dei malviventi ha tentato di evitare un impatto con un’auto in transito e ha finito per schiantarsi sul margine destro della strada, mettendo fine alla corsa. Gli agenti sono riusciti a bloccare i tre individui e ad arrestare il conducente, un noto pregiudicato, per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento delle auto di servizio.

I due agenti della Volante speronati sono stati portati in ospedale e hanno ricevuto una prognosi di sei giorni; l’arrestato è stato anche accusato di lesioni a pubblico ufficiale.

Dopo aver accompagnato l’arrestato in Questura, il procuratore di turno è stato informato dei fatti e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo che si terrà nella mattinata odierna.