Omicidio Maria Amatuzzo, 29enne accoltellata dal marito: “spariti” messaggi WhatsApp della vittima

Omicidio Maria Amatuzzo, 29enne accoltellata dal marito: “spariti” messaggi WhatsApp della vittima

CASTELVETRANO – Alcuni messaggi WhatsApp tra Maria Amatuzzo e suo marito Ernesto Favara, 63 anni, attualmente in carcere per l’omicidio della donna, sarebbero stati cancellati dalla memoria del telefono cellulare di Maria.

Maria, 29enne, è stata uccisa con dodici coltellate all’addome a Marinella di Selinunte, frazione del comune trapanese di Castelvetrano.

La scoperta sarebbe emersa durante gli accertamenti tecnici condotti dalla Procura di Marsala su due telefoni cellulari, un tablet e un computer, appartenenti sia alla vittima che all’uomo, sequestrati dopo il delitto.

La mancanza di questi messaggi, in particolare quelli degli ultimi tempi, potrebbe aver impedito di delineare una chiara ricostruzione degli eventi che hanno portato alla tragica conclusione.

Secondo l’avvocato di parte civile Vito Daniele Cimiotta del Foro di Marsala, i messaggi cancellatiavrebbero potuto essere interessanti per verificare la natura dei loro rapporti negli ultimi tempi, nonché per capire se il marito aveva già intenzione di compiere l’omicidio e se i due avevano messaggiato poco prima dell’evento“.

Attualmente non è noto chi abbia cancellato i messaggi e perché.

Sia l’avvocato difensore dell’omicida che quello di parte civile hanno incaricato un consulente tecnico per condurre ulteriori verifiche sui dispositivi elettronici.

Inoltre, l’avvocato Cimiotta ha deciso di avvalersi della consulenza di Roberta Bruzzone per le questioni che riguardano gli aspetti psichiatrici della vicenda.

Marito scrive una lettera al padre della vittima

Ernesto Favara di 63 anni, ex pescatore, dal carcere di Trapani ha mandato una lettera al padre della donna che ha ucciso. Il 63enne ha ucciso la Maria Amatuzzo, nonché sua moglie, la vigilia di Natale 2022.

La donna di Marinella di Selinunte a soli 29 anni è stata uccisa con dodici coltellate all’addome. La lettera dell’uomo inizia con “Perdonami papà…”. Nella missiva, scritta di proprio pugno, Favara cerca di giustificarsi per il delitto commesso e chiede scusa al padre della vittima.

Ernesto Favara di 63 anni, ex pescatore, dal carcere di Trapani ha mandato una lettera al padre della donna che ha ucciso. Il 63enne ha ucciso la Maria Amatuzzo, nonché sua moglie, la vigilia di Natale 2022.

La donna di Marinella di Selinunte a soli 29 anni è stata uccisa con dodici coltellate all’addome. La lettera dell’uomo inizia con “Perdonami papà…”. Nella missiva, scritta di proprio pugno, Favara cerca di giustificarsi per il delitto commesso e chiede scusa al padre della vittima.

Maria Amatuzzo è stata uccisa all’interno dell’abitazione in cui fino a poco tempo prima viveva con il marito, che lei, a quanto pare, aveva deciso di lasciare. Favara fu bloccato dai carabinieri, avvertiti da alcuni vicini di casa che avevano udito le grida.

L’uomo è a processo davanti al Tribunale di Marsala per lesioni personali, minacce e maltrattamenti familiari contro la moglie. I fatti contestati sono relativi al 2021.