Simbolo della pace come “passepartout” degli avvenimenti mondiali: storia e significato

Simbolo della pace come “passepartout” degli avvenimenti mondiali: storia e significato

MONDO – Parlare di pace in questo periodo della storia rappresenta un enorme controsenso percepibile in primis dall’informazione caratterizzate da notizie sempre più nefaste, ma anche dalle elaborazioni decisionali che ogni essere umano sviluppa durante il corso dell’esistenza con possibili ripercussioni future.

LA NASCITA DELL’ONU E LO “SCUDO” CREATO PER LA PACE 

I concetti che si legano a questo termine possono abbracciare le più svariate tematiche: dall’aspetto locale a quello mondiale. Poco prima dell’invenzione del simbolo tanto desiderato quanto di difficile applicazione, nel giugno del 1945, si assistette alla nascita dell’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite).

I fini di questa “intergovernativa” con sede a New York erano quelli di mantenere la pace e la sicurezza tra le nazioni di tutto il mondo; sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni; funzione di cooperazione internazionale per risolvere problemi sociali, economici e politici.

L’organo fondamentale dell’Onu è riconosciuto come Consiglio della Sicurezza che ha la funzione di autorizzare interventi, bloccare ogni iniziativa ed è composto dai rappresentanti di 5 paesi permanenti e 10 membri di altri paesi.

GLI SLOGAN ICONICI E LA NASCITA DEL SIMBOLO

Peace in the world“, “Peace is our gift to each other” sono due degli innumerevoli slogan visibili durante le manifestazioni pacifiste sparse per tutto il mondo legate su tematiche sempre differenti e in continua evoluzione. Accanto al quadro illustrato sopra figura quasi sempre un simbolo circolare con all’interno tre linee disposte in maniera strategica: che valenza assume il simbolo della pace?

La nascita del simbolo della pace risale al 21 febbraio 1958, quando l’artista britannico Gerald Holtom lo creò per la prima marcia di Aldermaston, un evento organizzato per la campagna di disarmo nucleare. Holtom volle creare un disegno semplice e facilmente riconoscibile.

Il simbolo divenne subito popolare e acquisì una propria identità, tanto che, dieci anni dopo, fu adottato dal movimento studentesco come simbolo di protesta contro la guerra e a favore della quiete. Nonostante la John Birch Society e diverse formazioni politiche statunitensi di estrema destra abbiano accusato il disegno di Holtom di essere satanico, il simbolo è rimasto nel tempo ed è ancora utilizzato da coloro che vogliono esprimere la loro idea contro le “vibesnegative.

A COSA ALLUDE VERAMENTE L’IDEATORE DEL SEGNO PACIFISTA

Secondo l’ideatore Gerald Holtom, il significato del simbolo fa leva su due elementi facilmente visibili: •il cerchio rappresenta la Terra, •mentre le tre linee che si sovrappongono formano le lettere N e D, che stanno per “Nuclear Disarmament” (disarmo nucleare) nell’alfabeto semaforico.

Originariamente, l’artista aveva disegnato il simbolo capovolto, con le linee divergenti rivolte verso l’alto, come a rappresentare le braccia tese in alto di un uomo disperato che urla di dolore. Tuttavia, in seguito decise di rovesciare il marchio per evitare di conferirgli un significato troppo dannoso verso la percezione del prossimo.

Il “peace symbol” non è mai stato protetto da copyright, il che lo ha reso un linguaggio universale utilizzato per i fini più disparati.

L’attivista americano Bayard Rustin, consigliere di Martin Luther King, lo portò negli Stati Uniti, dove presto divenne icona dei movimenti per i diritti civili e simbolo di protesta contro la guerra in Vietnam.

Nel corso del tempo, il segno è stato adottato anche dai movimenti ambientalisti, dai sostenitori dei diritti delle donne e degli omosessuali e dai sostenitori della lotta all’apartheid. La sua natura universale lo ha reso uno dei simboli più riconoscibili al mondo, capace di trasmettere un messaggio esaustivo di unità per il presente e futuro.