Il Palermo pareggia con il Frosinone, Corini: “Risultato corretto, è il momento di capire cosa siamo”

Il Palermo pareggia con il Frosinone, Corini: “Risultato corretto, è il momento di capire cosa siamo”

PALERMO – Dopo il pareggio 1-1 del Palermo contro il Frosinone, l’allenatore Eugenio Corini ha commentato positivamente la prestazione della squadra, definendola una “sfida godibile ed equilibrata” e ritenendo il risultato di parità corretto. Corini ha inoltre sottolineato l’atteggiamento offensivo della squadra dopo il gol subìto, dimostrando una mentalità propositiva e l’incazzatura sana per un pareggio che spinge a cercare di fare di più in allenamento.

Il tecnico ha dichiarato che la sfida con il Sudtirol, attualmente quarto in classifica, sarà un’altra importante prova per la squadra, che dovrà dimostrare le sue intenzioni in questo campionato. Corini si è detto preoccupato per le condizioni di Ionut Nedelcearu, infortunatosi durante la partita, ma si è mostrato fiducioso per il fatto che non sia niente di grave. Infine, l’allenatore ha ringraziato la tifoseria per l’applauso finale, incoraggiando la squadra a lavorare con ancora più intensità per alzare sempre di più l’asticella delle prestazioni.

 

Nemmeno la partita precedente ha avuto un esito positivo per i rosanero, interrompendo dopo nove turni la serie positiva del Palermosconfitto lo scorso 10 febbraio a Marassi dal Genoa per 2 a o.

Ma il punteggio non deve ingannare, intanto perché il raddoppio dei rossoblù con Jagiello è arrivato al 6° minuto di recupero ed è arrivato dopo un goffo errore di Marconi, e poi perché i rosanero sono stati sempre in partita fino alla fine e non hanno raggiunto il pari anche perché Soleri, entrato al 28° della ripresa al posto di Verre, ha fallito al 32° un’occasione da gol clamorosa calciando addosso a Martinez da pochi passi su assist di Sala.

Il primo gol del Genoa era arrivato al 25° del primo tempo, segnato da Gudmundsson con un tiro angolatissimo rasoterra che ha toccato il palo alla destra dell’incolpevole Pigliacelli e si è insaccato in rete.

Vero è che fino a quel momento il Palermo era apparso timorososofferente dell’agonismo degli uomini di Gilardino, che non esitavano a ricorrere al gioco falloso per spegnere le rare iniziative offensive degli avversari. In particolare Damiani sembrava patire l’aggressività dei rossoblù, mentre Sala doveva badare più a controllare Sturaro che a imbastire incursioni sulla fascia. Merito comunque dell’esterno sinistro rosanero un salvataggio sulla linea nei primi minuti di gioco.

La ripresa, iniziata con Gomes al posto di Damiani, ha visto un Palermo più pimpante, manovrare con più velocità ed esercitare una pressione costante sugli avversari, che avevano perso la spavalderia iniziale.

L’ulteriore mutamento tattico predisposto da Corini ha portato in campo dapprima al 65° Tutino e Broh al posto rispettivamente di Di Mariano, autore della solita prestazione tutta cuore, ma con scarsi risultati pratici, e Saric, volenteroso e potenzialmente importante pedina, e poi al 28° Segre e Soleri al posto di Valente e di Verre, ieri in campo dal primo minuto.

Palermo da quel momento schierato con un inedito 442 più che offensivo, ma incapace di arrivare al pareggio, anche per la guardia stretta riservata a Brunori e per le difficoltà di inserimento di Tutino.

La sconfitta non ridimensiona la squadra rosanero, che per lunghi tratti della partita ha tenuto in apprensione la tifoseria locale tentando con scarsa fortuna di arrivare al pareggio. Semmai Corini dovrebbe cercare di capire le ragioni del ricorrente inizio partita poco reattivo della sua squadra.

In foto Eugenio Corini