Disposta la perizia psichiatrica per la 32enne che ha ucciso la suocera

Disposta la perizia psichiatrica per la 32enne che ha ucciso la suocera

PIETRAPERZIA – È stata disposta la perizia psichiatrica per Laura Di Dio, la 32enne accusata di aver ucciso a Pietraperzia (Enna) la suocera Margherita Margani, di 62 anni. A chiedere di effettuare l’esame è stato il legale dell’indagata, Salvatore Timpanaro.

In base all’esito della perizia sarà possibile accertare la capacità di intendere e di volere della donna al momento del delitto. Peraltro l’avvocato della 32enne ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame di Caltanissetta che stabilirà se la donna dovrà restare in carcere oppure essere traferita in una struttura idonea alla patologia psicologica da cui sarebbe affetta.

I dettagli del delitto

In base a quanto affermato dai suoi familiari, Laura Di Dio soffriva di depressione. “Non voleva curarsi, ma da un anno e mezzo vivevamo nell’inferno“, hanno precisato.

Suocera e nuora vivevano in due abitazioni limitrofe. La presunta carnefice stamattina sarebbe andata a trovare la suocera per prendere un caffè insieme, ma il loro incontro ha preso una piega decisamente diversa. La 32enne avrebbe improvvisamente colpito la suocera, con un coltello, una forchetta e una forbice.

Sopraggiungono nuovi dettagli in merito all’atteggiamento assunto dalla donna dopo aver compiuto il delitto. Da una prima ricostruzione, sembra che Laura – subito dopo l’omicidio – si sia messa a cavalcioni sul cadavere della 62enne fumando una sigaretta.

Il marito di Laura: “Io amo mia moglie”

Francesco Arnone, marito di Laura Di Dio, ha dichiarato: “Amo mia moglie e la tragedia di oggi non ha nulla a che fare con gli eventi che si sono verificati con mio fratello Christian anni fa“.

Nel 2018 la famiglia Arnone è stata coinvolta in una sparatoria tra fratelli, in cui Christianfratello di Francesco, è intervenuto per proteggere la cognata Laura, che veniva maltrattata dal marito durante la gravidanza. Francesco afferma di aver fatto del suo meglio per la donna, nonostante i suoi disturbi depressivi che erano comparsi un anno e mezzo prima. Sostiene di non lasciare da mesi i suoi figli con la moglie per paura che potesse far loro del male.

Si alzava di notte – ha aggiunto – dormiva molto poco e a volte mangiava quando ne aveva voglia. Abbiamo consultato un medico, ma non seguiva le prescrizioni mediche. Negli ultimi giorni avevo seriamente considerato di cercare l’aiuto di uno specialista“.

Omicidio a Pietraperzia, la giovane che ha ucciso la suocera: “Mi sono difesa da un’aggressione”

La donna di trent’anni accusata di aver ucciso la suocera con un coltello e un paio di forbici sabato scorso, ha avuto un’udienza di convalida davanti al Gip del tribunale di Enna che è durata oltre tre ore. Durante l’udienza, Laura Di Dio ha dichiarato di aver agito in difesa dell’aggressione della suocera.

Il giudice valuterà la decisione sulla richiesta dell’avvocato della Di Dio di concedere i domiciliari per la donna, madre di una bimba di 5 anni. Nonostante il marito abbia dichiarato che la donna soffrisse di depressione da anni, non era mai stata portata da uno specialista.

Intanto, l’autopsia sul corpo della vittima, Margherita  Margani, è iniziata all’obitorio dell’ospedale di Enna, eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi e sotto la supervisione del legale della famiglia della vittima, Angelo També.

La famiglia di Laura conferma che la Margani non aveva perdonato la nuora per aver causato l’arresto di Cristian Arnone, l’altro figlio della donna, che aveva sparato al fratello (il marito della Di Dio) per difendere la cognata spesso picchiata durante la gravidanza. Lo stesso Cristian ha richiesto ed ottenuto dai giudici l’autorizzazione a vedere la madre per l’ultima volta prima dell’autopsia.

In foto Laura Di Dio e il marito Francesco Arnone