Dubai, vi ci porto io – Diario di bordo (episodio 1)

Dubai, vi ci porto io – Diario di bordo (episodio 1)

DUBAI – Un Natale (e non solo) a Dubai. Sembrerebbe il titolo del classico “cinepanettone” alla Boldi-De Sica. A qualcuno potrebbe anche sembrare una sorta di autocelebrazione abbinata alla modaiola voglia di apparire sui social. Credetemi, nulla di tutto questo. In ciò che mi appresto a proporvi c’è, innanzitutto, una molteplice richiesta formulata da amici e conoscenti che mi invitano a renderli partecipi, con immagini e racconti, di un viaggio ambito; e poi, il mio desiderio di lasciare traccia – a me stesso e a chi ne ha voglia di partecipare – di una vacanza diciamo “non certo usuale” e che suggerisco a tutti.

Perché una vacanza diversa? Ve lo spiego subito, col primo video che segue.

 

 

Ma, adesso, è il momento di conoscere Dubai. Chiedere cosa vedere a Dubai è quasi un’offesa per una metropoli in continua espansione e che vanta molteplici record del mondo.

Nata come piccolo villaggio che viveva di pesca e di raccolta di perle, in 50 anni ha sviluppato un territorio ed una economia che non sono seconde a nessuno. Oltre 200 le nazionalità diverse che compongono una civiltà multirazziale, dove ognuno può esprimere i propri costumi senza pregiudizio alcuno. Così, trovi la donna araba nel tradizionale abito nero, l’abaya, che non disdegna l’occidentalizzazione, col suo cellulare in mano, e che non fa caso alla turista in minigonna e scollatura o in costume perizoma. Guai, però, a non attuare comportamenti consoni in luoghi pubblici o, men che meno, a non rispettare i loro luoghi sacri, le Moschee.

Ma veniamo ai simboli da Guinness. Ecco il video…

 

 

Alcuni scatti

 

Ed è il momento di salire sul grattacielo che ospita uno degli hotel più alti del mondo, il Burj Al Arab… ma questo ve lo racconto domani, appuntamento sempre alle ore 9, per il secondo episodio.