Rissa in discoteca, daspo per il giovane che ha sparato all’interno del locale

Rissa in discoteca, daspo per il giovane che ha sparato all’interno del locale

PALERMO – Il Questore provinciale di Palermo, Leopoldo Laricchia, ha emesso un divieto di accesso di due anni nei luoghi pubblici e di pubblico spettacolo, (daspo Willy), nei confronti di Manuel Catalano, palermitano che il 24 dicembre scorso in una discoteca di Carini ha sparato un colpo di pistola. Durante una rissa tra più persone, di fronte a circa mille individui in un chiassoso luogo di intrattenimento pubblico, il giovane ha sparato in aria con una pistola – poi rivelatasi a salve -, provocando il caos.

La vicenda, che ha fatto scalpore per la gravità dell’accaduto, e solo il caso ha evitato di trasformarsi in un tragico incidente, ha già portato alla sospensione della patente da parte della Questura di Palermo ai sensi dell’ex art. 100 Tulps, per il proprietario della discoteca per 30 giorni. Ora è il momento di adottare le misure preventive per i giovani, con misura di massima efficacia temporale e massima espansione territoriale.

Dopo un’accurata indagine condotta dalla divisione Anticrimine della Questura, che ha considerato sia l’incidente del 24 dicembre che il passato problematico del giovane, che è sospettato di altri gravi reati simili avvenuti in passato vicino a un’attività commerciale, al fine di prevenire ulteriori atti pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza, il Questore di Palermo ha emesso un divieto di accesso e di presenza nelle vicinanze di locali pubblici con licenza per ballo e spettacolo in tutta la provincia.

Il divieto avrà una durata di due anni, il massimo previsto dalla legge, a partire dalla fine della misura cautelare attualmente in vigore per il giovane. Inoltre, dalla data della sua liberazione e per i successivi due anni, il Questore ha ordinato che il giovane si presenti in un ufficio di Polizia nei fine settimana. Questa misura è stata confermata dall’autorità giudiziaria.

Accusa di tentato omicidio

Inizialmente il giovane è stato accusato di tentato omicidio ma successivamente i giudici hanno accettato il ricorso dell’avvocato Francesca Russo, che ha dimostrato attraverso alcuni video come i colpi esplosi non sarebbero ad altezza duomo e che nella zona degli spari sarebbero stati trovati bossoli di una pistola a salve. Il giovane 18enne durante l’interrogatorio di garanzia aveva detto di aver trovato la pistola su un muretto davanti al locale e di aver sparato quei colpi in aria solo con lintento di fermare la rissa.

 

 

Tentato omicidio in una discoteca di Messina

I casi di rissa sono sempre più frequenti all’interno delle discoteche, nei giorni scorsi a Messina è stato eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere per un ragazzo di 20 anni, l’indagato avrebbe raggiunto il tavolo del “privè“, dove si trovava la vittima, e l’avrebbe colpita improvvisamente con un coltello, fuggendo prima che chi era presente potesse accorgersene. Gli addetti alla sicurezza hanno allertato i servizi di emergenza e le forze dell’ordine, che, una volta sul luogo, hanno identificato il presunto aggressore.

Foto di repertorio