Migranti, 110 giunti a Lampedusa nella notte: grave una donna recuperata in mare

Migranti, 110 giunti a Lampedusa nella notte: grave una donna recuperata in mare

AGRIGENTO – Sono 110 i migranti giunti a Lampedusa (Agrigento) su tre imbarcazioni nella notte.

Al momento, l‘hotspot di contrada Imbriacola ospita 489 persone, un aumento significativo rispetto ai 46 di giovedì sera.

Questi migranti provengono da paesi come Guinea, Mali, Costa d’Avorio, Liberia, Camerun, Senegal e Burkina Faso.

La Guardia Costiera ha soccorso gli ultimi tre barchini che erano partiti da Sfax, in Tunisia.

Una donna che era stata trovata in mare aperto con un salvagente è stata trasferita all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento in elisoccorso. La donna è in grave stato di choc e ipotermia.

La tragedia in mare di ieri

La morte del neonato di 4 mesi e degli altri migranti di ieri è stata causata da un incidente avvenuto a bordo di un barcone soccorso dalla Guardia Costiera vicino alle acque maltesi.

Il piccolo è caduto in mare insieme alla madre, che ha perso i sensi, mentre un altro migrante è accidentalmente finito in acqua svenendo sul parapetto del barcone.

La Procura di Agrigento ha esaminato i 41 superstiti del barcone e ha scoperto che la madre non ha gettato il bambino in mare, ma è morta e il neonato è caduto in acqua annegando.

I superstiti hanno dichiarato di essere senza cibo e acqua da giorni e di aver bevuto persino l’acqua del mare.

L’autopsia sugli otto cadaveri è stata ordinata dalla Procura e verrà eseguita all’ospedale di Agrigento.

Aperta una inchiesta, le parole delle Autorità

La Procura, coordinata Salvatore Vella, ha avviato un’indagine su ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di un altro reato e ha ordinato l’autopsia sugli otto corpi.

Attualmente i feretri si trovano nella piccola camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dove ne erano già stati posizionati altri 4 la settimana scorsa. Il parroco di Lampedusa, Don Carmelo Rizzo, afferma che “è fondamentale che le istituzioni prestino attenzione a questa terra. Nella camera mortuaria ci sono 12 feretri, ammassati uno sull’altro, sembra che nessuno se ne interessi e che non accada nulla“.

Il sindaco Filippo Mannino condivide questa posizione: “Non abbiamo più risorse, personale o forze per far fronte a questa emergenza senza fine. Roma deve smettere di usare Lampedusa come pretesto per la discordia e prendere decisioni immediate. Il Comune non è in grado di gestire questa situazione. Se Roma continuerà a promettere senza agire, ci rivolgeremo a Bruxelles per ottenere risultati concreti“. Il sindaco ringrazia la Capitaneria e la Guardia di Finanza per il loro lavoro incessante e salva-vita.

Queste accuse hanno aperto una nuova polemica sui rapporti tra Italia e Malta. Infatti, il barcone era stato avvistato da un peschereccio tunisino che aveva lanciato l’allarme segnalando la presenza di un probabile cadavere a bordo. Tuttavia, solo nel tardo pomeriggio, le autorità di La Valletta hanno inoltrato la richiesta al comando generale della Capitaneria di Porto di Roma che ha inviato una motovedetta per trasbordare sia i superstiti che i 8 corpi a Lampedusa.

Nelle ore successive, sull’isola si sono verificati 7 sbarchi per un totale di 304 persone.

Il sindaco Mannino lancia un appello al governo Meloni affinché non li lasci soli a gestire questa immensa tragedia. La presidente del consiglio, che si trova in visita a Stoccolma, risponde che “il tema fondamentale rimane la cooperazione: offrire alternative a chi fugge“.

Il leader della Lega e vice premier Salvini avverte che “il decreto ong non cambia nulla“, riferendosi alla richiesta del Consiglio d’Europa di ritirare o rivedere il provvedimento.

La nave Sea Eye 4, intanto, sta facendo rotta verso il porto di Pesaro dopo aver soccorso 109 persone, tra cui molti bambini.