Bimba finita in ipotermia a scuola, il Codacons chiede controlli e si dice pronto a denunciare i presidi

Bimba finita in ipotermia a scuola, il Codacons chiede controlli e si dice pronto a denunciare i presidi

PALERMO – Dopo il caso dell’alunna di Palermo finita in ipotermia a causa di un guasto ai riscaldamenti della propria scuola, scende in campo il Codacons, che chiede controlli in tutti gli istituti scolastici e si prepara a denunce contro i presidi.

Quanto accaduto è un fatto molto grave che dimostra il degrado delle nostre scuole – spiega il Segretario Nazionale Codacons, Francesco TanasiGli istituti scolastici devono garantire la salute e la sicurezza di studenti e insegnanti, e non è possibile che chi frequenta una scuola debba correre il rischio di finire in ospedale per le carenze strutturali degli istituti. Per questo chiediamo alle autorità competenti e al Ministero dell’istruzione di avviare controlli in tutte le scuole italiane, volte a garantire che nelle aule si raggiungano temperature adeguate e che i sistemi di riscaldamento funzionino a dovere, chiudendo quelle strutture che non offrono adeguate garanzie agli studenti”.

Siamo inoltre pronti a denunciare quei dirigenti scolastici che manterranno le scuole aperte senza assicurare i servizi di riscaldamento nelle aule, mettendo in pericolo la salute degli alunni e dei docenti” – conclude Tanasi.

Cosa è accaduto

Una bambina che frequenta la quinta elementare a Palermo è andata in ipotermia per il freddo e, soccorsa da un’ambulanza, è stata ricoverata in ospedale. Il fatto è avvenuto nella scuola elementare “Emanuela Loi”. L’impianto di riscaldamento si era guastato. Secondo quanto riferisce la Flc Cgil, “la preside aveva segnalato il problema dell’impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente e, addirittura, nemmeno i solleciti da parte della prefettura hanno consentito la risoluzione del problema“. La piccola, a causa del freddo in aula, ha iniziato a tremare e a sentire le gambe intorpidirsi, tanto da dover essere soccorsa dal personale del 118.

Le parole della preside

La dirigente scolastica ha anche precisato che: “Il Coime (il Coordinamento interventi di manutenzione edile del comune di Palermo, ndr), a seguito di sopralluogo, ha più volte comunicato che è impossibilitato ad effettuare l’intervento richiesto trattandosi di intervento su locale confinato. La scrivente ha tentato di contattare svariate ditte specializzate le quali, dopo sopralluoghi nei quali si prende atto del locale confinato e della difficile perlustrazione, non elaborano preventivi in quanto non in grado di quantificare il lavoro a causa della mancata verifica dell’intero ambiente ospitante sia i tubi del sistema fognario che i tubi del sistema di riscaldamento. Al momento, quindi, i relativi costi dell’intervento di riparazione non sono noti e resta inteso che sono da ribaltare completamente al Comune di Palermo“.

Le dichiarazioni del sindaco Lagalla

Il sindaco dei Palermo Lagalla è intervenuto su quanto accaduto: “è motivo di dispiacere il malore accorso alla piccola alunna dell’istituto Emanuela Loi a causa del freddo determinato da un guasto improvviso dell’impianto di riscaldamento che l’amministrazione sta provvedendo rapidamente a riparare e che già da domani riporterà a normalità la situazione”.

“La situazione nelle scuole è nota – ha aggiunto – ritardi di manutenzione e quindi con problemi gestionali non banali. L’amministrazione sta provvedendo a risolverli sia erogando direttamente somme in favore degli istituti scolastici sia nell’ambito di un accordo-quadro con lo Stato che a seguito dell’approvazione del bilancio questa amministrazione è stata in grado di avviare“.