No al fumo all’aperto e stretta sulle sigarette elettroniche: il parere del titolare di Smoke Dealers

No al fumo all’aperto e stretta sulle sigarette elettroniche: il parere del titolare di Smoke Dealers

ITALIA – Un vero e proprio pugno di forza che arriva direttamente dai vertici del Governo. Una stretta importante che riguarderebbe le sigarette elettroniche all’aperto.

A tal proposito, il ministro della Salute Orazio Schillaci, prepara un provvedimento che estende il divieto già esistente da circa 20 anni. Il divieto di fumo sarebbe esteso in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza.

Le misure non potrebbero terminare qui perché balena l’idea di ridurre la pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato.

Nell’audizione in Commissione Affari sociali alla Camera, il ministro Schillaci ha spiegato che il governo intende “affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, per conseguire l’obiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una generazione libera dal prodotto finito derivante dalla pianta nicotiana tabacum, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040“.

In generale, ha spiegato Schillaci, “dovranno essere adottate misure atte a garantire a tutti i cittadini la massima tutela della salute, fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività“.

QUESTIONE DI SALUTE O EDUCAZIONE?

Per contestualizzare il tema in maniera più approfondita è intervenuto ai microfoni di NewSicilia Antonio Di Gennaro, titolare del negozio di sigarette elettroniche Smoke Dealers, in via Leucatia.

Quello che vorrebbero fare non avrebbe senso. La motivazione fa leva sul fatto che non si sviluppa anidride carbonica tramite la vaporizzazione e automaticamente il fumo passivo non ha modo di manifestarsi. Sono d’accordo al chiuso perché magari l’aroma che questi dispositivi rilasciano potrebbe dare fastidio, si tratta di una questione di educazione più che di salute“.

Vi sono numerose differenze tra sigaretta industriale ed E-cig. – conclude il titolare di Smoke DealersLa principale si riferisce al liquido delle sigarette elettroniche in cui non esistono sostanze cancerogene. Le sigarette comuni, invece, sviluppano metalli pesanti al contrario delle E-cig“.

NORME STRINGENTI SOLO IN ITALIA?

Le sale fumatori sono strutturate con specifici requisiti e impianti di ventilazione atti a non contaminare il resto dei locali adiacenti. Non bisogna pensare che l’Italia rappresenti l’unico Paese con norme stringenti sul fumo, basti pensare che in Francia il divieto di fumare negli stadi è sinonimo di normalità e attenzione verso il prossimo.