Controlli nei canili pubblici della Sicilia, nel mirino Catania e Palermo

Controlli nei canili pubblici della Sicilia, nel mirino Catania e Palermo

CATANIA – Controlli dei carabinieri del Nas sono stati eseguiti in canili pubblici in Sicilia nell’ambito di accertamenti avviati di concerto con il ministero della Salute sul territorio nazionale.

I controlli nel Palermitano

In provincia di Palermo sono stati sequestrati un canile e i 180 cani ospitati poiché la struttura è risulta priva di autorizzazione. Comminate al gestore sanzioni per 30.000 euro poiché 100 degli animali erano sprovvisti di “microchip identificativo”. Il valore del canile ammonta a 100.000 euro.

Sempre nel Palermitano è stato denunciato il legale responsabile di un canile rifugio che ospitava 523 cani, a fronte dei 190 autorizzati dall’autorità sanitaria.

Un ulteriore controllo svolto di un altro ricovero per cani del Palermitano ha portato al suo sequestro perché attivata abusivamente e senza i necessari requisiti strutturali. Sono stati anche sequestrati 137 cani, quattro sprovvisti di “microchip identificativo”. Comminate sanzioni per complessivi 1.500 euro. Il valore della struttura ammonta a 200.000 euro circa.

Le verifiche a Catania

Nel Catanese carabinieri del Nas hanno segnalato alle competenti autorità sanitarie, provinciali e regionali, il titolare di un rifugio sanitario privato per presenza di cani in sovrannumero rispetto a quelle autorizzate e per la mancanza di idoneo locale per lo stoccaggio temporaneo delle carcasse, a garanzia della salubrità e del benessere animale.

In un altro canile privato della provincia di Catania è stato rilevato lo scarico incontrollato su terreno dei reflui provenienti dall’insediamento e la realizzazione di opere edili abusive, adibite a ricovero dei cani. I carabinieri del Nas hanno sequestrato la struttura e deferito in stato di libertà il titolare.