Confermata la sospensione del sindaco di Giardinello: le indagini e la difesa

Confermata la sospensione del sindaco di Giardinello: le indagini e la difesa

PALERMO – È stata confermata dal Tribunale del Riesame la sospensione per 12 mesi di Antonino De Luca dalla carica di primo cittadino del Comune di Giardinello. Revocata invece la misura del divieto di dimora nel comune del Palermitano; De Luca potrà tornare nel suo paese ma non potrà rivestire almeno per il momento la carica di sindaco.

La difesa dell’Avvocato

Attendiamo le motivazioni – ha affermato il legale di De Luca – e ci riserviamo di fare un ricorso per Cassazione. Siamo soddisfatti di questo primo risultato ma andiamo avanti“.

Il riesame ha annullato l’accusa di corruzione impropria ma ha confermato l’istigazione per falso in atto pubblico. Il vigile urbano Corrado Lo Piccolo, tra gli indagati senza alcuna misura cautelare, aveva confermato di aver dichiarato falsamente che l’ex finanziere Giuseppe Ciuro avesse preso la residenza a Giardinello. Questo perché gli sarebbero state fatte pressioni da De Luca che, invece, il primo cittadino nega.

Alla luce dell’indagine il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, aveva già sospeso il sindaco.

Le indagini

La vicenda ruota attorno al presunto favore che il primo cittadino avrebbe fatto a Ciuro, condannato nella vicenda delle talpe alla Direzione Distrettuale Antimafia. La condanna prevedeva anche il pagamento di 200mila euro per lex finanziere. Da qui sarebbe maturata, secondo le indagini dei carabinieri, il trasferimento della residenza per creare un nuovo nucleo familiare a reddito zero.

Un modo per dimostrare falsamente di essere indigente e di non potere pagare quanto dovuto allo Stato. Ciuro si rivolse al sindaco di Giardinello per essere aiutato a mettere in pratica il suo piano che però è stato scoperto dai carabinieri. Proprio ieri il Tribunale della Libertà ha accolto il ricorso di Ciuro. I giudici hanno riformulato la misura: non più il divieto di dimora in tutta la provincia di Palermo ma l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.