Triangolare di calcio all’insegna dell’amicizia in ricordo della piccola Elena Del Pozzo

Triangolare di calcio all’insegna dell’amicizia in ricordo della piccola Elena Del Pozzo

CATANIA – L’emozione non ha voce, era il titolo di un famoso brano di fine anni Novanta, e davvero possiamo affermare che più di un momento emozionale, ma di quelli che ti avviluppano la voce imprigionandola nel più classico nodo alla gola, abbiamo provato tutti durante la manifestazione svoltasi a Catania al centro sportivo “Leo Soccer” in memoria della piccola Elena Del Pozzo uccisa dalla mamma lo scorso 13 giugno a Mascalucia.

Presenti i nonni paterni della bambina accompagnati dal Sindaco di Mascalucia Vincenzo Magra e le maestre della scuola d’infanzia.

Un evento fortemente ideato, voluto e (ben) messo in essere dal Presidente della “A.S.D. All Stars Sicilia” Luca Napoli che insieme a una delegazione sportiva di carabinieri del Comando Provinciale di Catania, e l’Associazione Sportiva di Magistrati, hanno dato vita a un triangolare di calcio che ha visto la fattiva e graditissima partecipazione di tutti i componenti delle tre formazioni.

Lacrime, emozioni, sport e amicizia sono stati, dunque, i quattro pilastri su cui si è retta la bella iniziativa, come ha dichiarato lo stesso Napoli in una nostra intervista: “Bisogna credere sempre nel valore dell’amicizia e della solidarietà perché senza vorrebbe dire che parliamo dell’inizio della fine del Mondo. Valori che possono essere sintetizzabile in un’altra parola: amore. Sentimento che, se perennemente alimentato e veicolato in un proselitismo senza soluzione di continuità, potrebbe ben contrastare, fino ad annullare, l’insorgere di questi raccapriccianti, insani, gesti”.

Queste è la sintesi del pensiero del deus ex machina della “Partita dell’amicizia in ricordo di Elena” che faceva non poco fatica a mantenere un aplomb tipico dell’organizzatore inevitabilmente trascinato anche lui nell’incontrollabile campo dei sentimenti umani, ma di quelli veri. Commozione scolpita nel volto e nel
tono della sua voce mentre rispondeva alle domande dei giornalisti presenti.

Invece, di non semplice gestione è stato formulare una domanda al nonno di Elena (il padre colto da un lieve malore ha declinato l’invito), un volto rigato da due solchi dove scorrevano ininterrottamente lacrime di un dolore ancora devastante. “Sono passati sei mesi, ma è come se fosse trascorso un solo giorno e il dolore è immutato, anche perché acquisisci ancora più consapevolezza di ciò che è avvenuto, di questo angelo che ci è stato strappato in maniera prematura e speriamo che da lassù ci stia guardando con il suo meraviglioso sorriso e possa gioire nel vedere tutto l’amore che abbiamo per lei”.

E alla nostra domanda che significato dà la famiglia a questa giornata e a questa targa, con voce tremula risponde: “Ringraziamo chi ha avuto l’idea di questa piacevole giornata anche se inevitabilmente per noi è un rinnovare il dolore che, in ogni caso, non ci lascia mai un minuto tranquilli. Siamo felici che anche altre persone pensino a questo nostro amore che non c’è più e abbiamo ricevuto testimonianze di solidarietà perfino dall’estero. Bisogna accettare questa situazione e andare avanti anche se non ancora sappiamo bene come”.

Presente anche la maestra della bimba e una delegazione della scuola d’infanzia frequentata dalla piccola, ed evitando di formulare inopportune domande, abbiamo chiesto come è stato gestito il dopo Elena con i suoi compagni di classe: “La vicenda è stata a ridosso con l’inizio del grest estivo e per fortuna, da questo punto di vista, abbiamo detto ai bambini che iniziando le vacanze Elena era andata a trascorrerle in un’altra località. Oggi, ovviamente per chi chiede, rispondiamo che Elena crescendo ha cambiato scuola. Essendo ancora troppo piccoli abbiamo voluto evitare così il pericolo di un trauma”.

Abbiamo anche chiesto quale fosse il ricordo più vivido e più bello della sua alunna: “Elena continua ad essere con noi e sentiamo la sua presenza e il suo temperamento tipico di una bambina vivace, sempre sorridente e socievole con tutti. Il ricordo più bello è che entrava in classe già felice, salutava i suoi compagni ed era molto gentile con tutti. Una bambina serena anche nel rapporto con i genitori degli altri bimbi e nulla poteva far presagire ciò che sarebbe avvenuto da lì a poco”.

Nota di cronaca sportiva: il torneo è stato vinto dalla squadra degli “All Stars Sicilia” dopo un pareggio e una vittoria, notizia che farà piacere all’organizzatore e ai componenti della squadra che si sono impegnati dando maggior senso alla manifestazione anche così.

Al di là del risultato calcistico, e ancor prima di battere il calcio d’inizio, conoscevamo già il vero vincitore: tutti i presenti a commemorare Elena in una splendida domenica di sole per ricordare la luce del suo sorriso troppo prematuramente spento dal buio e dal gelo della notte di chi non è riuscito ad amare chi cercava tra le sue braccia un rifugio sicuro, trovando altro.