Nega l’assegno di mantenimento al figlio, ma il giudice non è d’accordo

Nega l’assegno di mantenimento al figlio, ma il giudice non è d’accordo

CALTANISSETTA – La Corte d’appello di Caltanissetta ha accolto la richiesta di una donna nissena, di 50 anni, che ha chiesto di rigettare il reclamo del marito che voleva ottenere la revoca, o quantomeno la riduzione, dell’assegno di mantenimento in favore del figlio di 23 anni.

La richiesta dell’uomo di porre fine al sostegno economico nei confronti del figlio è stata formulata alla luce della maggiore età del beneficiario e della sua percezione dei redditi da lavoro. L’aiuto economico da parte del padre è pari a 110 euro.

Come specificato dal legale legale della donna, “il giovane ha conseguito nell’anno d’imposta 2021 – esclusivamente – un reddito di poco superiore a novemila euro, e la madre 4.300 euro. Il reddito percepito dal figlio risulta inidoneo a renderlo economicamente autosufficiente“.

Peraltro – aggiunge il legale – il giovane continua a vivere con la madre (attualmente inoccupata), nella casa coniugale, assegnata a quest’ultima con la sentenza di divorzio, non perché ‘mammone’, bensì perché non dispone di un reddito sufficiente per affittare una casa, tantomeno per acquistarne una, anche in ragione del fatto che contribuisce, nei limiti delle sue modeste possibilità economiche, pure al pagamento delle utenze domestiche, oltre che al soddisfacimento delle esigenze elementari di vita proprie e della madre, che percepisce dall’ex marito un assegno di appena 230 euro“.

Foto di repertorio