“Anima mundi”, il teatro dell’inclusione al Metropolitan di Catania: la diversità come singolarità – FOTO e INTERVISTE VIDEO

“Anima mundi”, il teatro dell’inclusione al Metropolitan di Catania: la diversità come singolarità – FOTO e INTERVISTE VIDEO

CATANIA – “É la gioia di vivere, mettendo insieme le difficoltà di ognuno di noi, con la volontà e il desiderio di superarle in una relazione creativa“, non in assenza di problemi ma nel proposito e nella determinazione di aiutarsi l’uno con l’altro. Questo il messaggio intrinseco della rappresentazione teatrale “Anima mundi“, andata in scena ieri mattina al teatro Metropolitan di Catania. Diretto da Monica Felloni, lo spettacolo ha visto protagonista la compagnia teatrale NèonTeatro, nata nel 1989 dalla stessa Monica Felloni e Piero Ristagno, direttore artistico dell’associazione culturale Nèon.

Rispetto dell’identità e della dignità della vita, in cui la diversità è singolarità, relazione e benessere comune: l’idea prende spunto dall’ “l’anima del mondo” dei filosofi platonici, dove la natura è assimilata a un unico organismo vivente da cui prendono forma i singoli organismi, ognuno secondo le proprie specificità individuali, ma nello stesso tempo accomunati nell’Anima universale.

Da qui il canto corale dei “corpi” in scena che, attraverso “quadri” umani fatti di poesie, musiche, danze frenetiche e figure acrobatiche, mettono in risalto coreografie di sedie a rotelle che intrecciano e intessono le relazioni tra gli attori stessi e tra gli attori e lo spazio.

Il teatro diviene quindi veicolo di inclusione sociale, un valido messaggero di accoglienza e uguaglianza soprattutto per i giovani. Si è trattato infatti di uno dei vari appuntamenti rivolti alle scolaresche del Catanese – tra mercoledì scorso, ieri e oggi – a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli alunni degli Istituti ComprensiviSan Giorgio” e “Dusmet” e gli studenti del Liceo ScientificoBoggio Lera“, del Liceo ClassicoN. Spedalieri” e del LiceoLombardo Radice“.

A fine rappresentazione teatrale è stato proiettato il cortometraggioAndrei bene per il cinema muto” di Monica Felloni, di cui Danilo Ferrari, un attore che “parla solo con gli occhi” e Felice Tagliaferri, uno scultore che “non vede”, sono i protagonisti. Ambientato sulla scogliera di Catania, il film racconta come l’arte di Felice incontra quella di Danilo, concretizzandosi nella manifattura di un busto rappresentante il viso dell’attore; sarà trasmesso anche domani su Rai 1 in “O anche no”, trasmissione dedicata ai temi sociali, nello speciale “La bellezza è di tutti”, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

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