Guasto l’ascensore per disabili al Massimino: Danilo Ferrari ci racconta. La replica di Paolo Di Caro, Luca Carra e Sergio Parisi

Guasto l’ascensore per disabili al Massimino: Danilo Ferrari ci racconta. La replica di Paolo Di Caro, Luca Carra e Sergio Parisi

CATANIA – Ci sono due anime sportive, a volte sembrerebbero quasi polari tra di loro, che convivono, per forza di cose, da qualche mese nella nostra città: la bella realtà della Catania Società Sportiva Dilettantistica, meglio nota come Catania SSD e l’impianto sportivo che ospita le sue gare, quell’Angelo Massimino – fino ad oggi a gestione comunale – che dovrebbe essere oggetto, si spera al più presto, di un restyling e su questo, a fine articolo, vi anticiperemo una novità.

Per adesso urge affrontare un problema ancora più importante, anche se indirettamente collegabile proprio alla ristrutturazione dello stadio, impianto ridotto oramai ai minimi termini. Casus belli? L’ascensore per i disabili che giusto domenica, a fine partita, ha smesso di funzionare con gli immaginabili disagi subiti da chi ha già, di per sé, qualche problema da affrontare quotidianamente in una società, come la nostra, spesso poca attenta nei confronti dei portatori di disabilità.

Considerato il delicato argomento, e non fidandoci del sentito dire, abbiamo deciso di intervistare uno degli sfortunati protagonisti di domenica, Danilo Ferrari, un ragazzo di trentotto anni affetto fin dalla nascita da tetraparesi spastica distonica.

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In foto Danilo Ferrari

Danilo, ci puoi descrivere cosa è successo a fine gara al Massimino?

Sono arrivato al primo piano con l’ascensore che funzionava regolarmente, indispensabile mezzo utilizzato da me, come da tanti altri disabili, una trentina circa. A fine incontro ci hanno comunicato che l’ascensore non era più funzionante, e puoi immaginare la nostra perplessità, mista a preoccupazione, di fronte a un problema non di poco conto”.

E chi ti ha permesso di scendere dal primo piano fino all’uscita dal Massimino?

Dobbiamo ringraziare in prima battuta il personale dello stadio come gli steward che, dopo averci comunicato il guasto, si sono attivati per reperire i volontari della Croce Rossa, gli stessi si sono prodigati usufruendo anche dei loro mezzi di trasporto e con molta pazienza, e non poche difficoltà, sono riusciti a fare scendere di peso noi disabili, ciascuno sulle loro sedie a rotelle, comprese quelle motorizzate che hanno un peso non indifferente. Sono stati dei veri Angeli!”.

Hai dunque vissuto, parimenti, la gioia per la bella vittoria della tua squadra del cuore e il disagio provato per questa disavventura. Ci potresti sintetizzare queste due emozioni in netto contrasto tra loro?

Per fortuna avevo visto un incontro da ‘opera d’arte’ del mio Catania che ha reso meno amaro il disagio, anche se questi eventi, indirettamente, rievocano, e rendono ancora più duro, il peso della disabilità”.

Desidereresti inviare un tuo messaggio all’Amministrazione Comunale?

Spero che quello di domenica sia stato solo un caso isolato e che si risolva prima del prossimo incontro, e adesso è il tifoso che parla!”.

Questo il problema descritto da chi è rimasto “vittima” del disservizio, ma per una informazione completa abbiamo contatto anche il Dirigente del servizio sport Paolo Di Caro che, raggiunto telefonicamente, ci ha chiarito i termini della questione, e soprattutto come ci si attiverà affinché questi eventi, anche se imprevedibili, possono però essere ridotti nel numero, ad esempio con una costante manutenzione.

E così alla nostra domanda come evitare in futuro che ciò si ripeta la sua risposta è stata: “C’è in atto un passaggio della gestione dello stadio Angelo Massimino alla società di calcio Catania SSD, una fase di transizione che, pur mantenendo sempre attiva una intensa collaborazione in itinere, speriamo si concluda nel più breve tempo possibile. Ad esempio, per ciò che riguarda proprio il problema ascensori, – è guasto anche l’altro – se trattasi di un problema di ordinaria amministrazione si farà carico la subentrante Catania SSD mentre, nella malaugurata ipotesi dovesse trattarsi di un guasto di manutenzione straordinaria, esempio la sostituzione di tutto l’ascensore, sarà il Comune ad occuparsene. Siamo in una fase di transizione con i contratti per la manutenzione ancora da stipulare e faremo di tutto per accelerare questa fase di passaggio”.

Per correttezza di cronaca, abbiamo chiesto conferma se ciò avverrà in tempi brevi, anche alla neocostituita Società Catania SSD che, testuali parole, ci fa sapere, tramite il Direttore Generale Luca Carra: “Sì, esatto, in linea di massima è tutto corretto quello che ha detto Paolo, per ciò che riguarda l’ascensore, nello specifico ce ne siamo fatti carico e stiamo cercando di riparare anche l’altro. Nel frattempo, è prevista, nei lavori già appaltati all’azienda, la realizzazione di una tribuna ad hoc per i disabili, senza barriere architettoniche e senza bisogno di prendere ascensori. Quello che è successo domenica, speriamo non si ripeta più. Inoltre, aggiungo, stiamo interpellando la commissione di vigilanza per riportare la capienza dello stadio al massimo, abbiamo già fatto richiesta e la sostituzione dei lettori ottici è stato un altro passaggio importante per ottenere un aumento almeno di altri quattromila posti”.

Bene, dovremmo quindi essere sulla strada giusta, e noi staremo qui a raccontare quanto di buono si sta facendo. Alla fine, c‘è stato tempo e spazio anche per porre una domanda all’ex Assessore allo Sport Sergio Parisi, da noi precedentemente contattato per comprendere chi adesso si occuperà della manutenzione dell’impianto, chiedendogli, essendo stato primo attore sociale nel reperire i fondi per ristrutturare il Massimino, quando cominceranno i lavori di restyling.

Credo proprio che si comincerà il prima possibile, forse già la prossima settimana, al massimo l’altra ancora. Dopo non poche peripezie per ottenere i fondi, e per venticinque anni non si è mai sostituito ‘un chiodo’, dovrebbe essere la volta buona”.

Più di una – buona – notizia, tra non pochi disagi, che fa piacere registrare, adesso si spera che davvero prima di Natale si torni ad usufruire tutti, ma proprio tutti, di uno stadio che sta diventando, vittoria dopo vittoria, crogiolo di speranze per un pronto riscatto della città attraverso anche quei due colori: sapete tutti quali.

Felici di essere primi in classifica, adesso proviamo ad esserlo anche in altri campionati, come quello del vivere civile in primis.

La buona volontà c’è da parte di tutti, basta tradurla in fatti e solo allora saremo, a prescindere dalla categoria attuale, già in serie A.