Catania, per la Humanity 1 “non c’è una scadenza per lasciare il porto”

Catania, per la Humanity 1 “non c’è una scadenza per lasciare il porto”

CATANIA –Nel provvedimento in cui si dice al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i 35 migranti rimasti a bordo non cè una scadenza, un termine temporale“.

Lo sottolineano ambienti vicini ai legali della Humanity 1, anche in relazione alla tempistica di presentazione dei ricorsi al Tar e al Tribunale civile.

Il co-portavoce di Europa verde Angelo Bonelli ha detto: “Una sanzione di 50mila euro se non lasciano il porto di Catania è stata notificata alle due navi delle ong“.

La mail è stata notificata a Humanity 1, che l’ha resa nota, ma non c’è stata conferma alla notizie da Medici senza frontiere che gestisce Geo Barents.

Intanto, Riccardo Gatti – responsabile operazioni di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere -, che gestisce la nave attraccata nel porto di Catania, dice: “Sulla Geo Barents ci sono 214 persone rispetto alle 215 lasciate a bordo dalle autorità dopo lo stop allo sbarco di ieri, perché stanotte c’è stata un’evacuazione medica. Abbiamo riscontrato non solo attacchi di panico ma anche infezioni cutanee abbastanza gravi, perciò la situazione a livello di vulnerabilità medicopsicologica è ancora aperta, quindi noi consideriamo ancora aperta l’operazione di soccorso, che si deve concludere con lo sbarco delle persone il prima possibile, secondo gli obblighi internazionali“.

Stiamo valutando – ha spiegato poi Gatti – come procedere anche a livello legale. Abbiamo ricevuto il decreto interministeriale, il nostro team legale sta lavorando per riscontrare illegalità nelle azioni messe in atto dalle autorità, ma anche come procedere secondo una difesa determinata dalla situazione in cui ci troviamo“.

Foto di repertorio