Sotto il diluvio il Palermo diventa fiero e concreto: battuto il Parma

Sotto il diluvio il Palermo diventa fiero e concreto: battuto il Parma

PALERMO – È finita 1 a 0 per il Palermo la sfida con il Parma di ieri pomeriggio al Barbera. La vittoria importantissima, conquistata con il sudore sotto una pioggia battente, apre per i rosanero orizzonti inimmaginabili qualche settimana addietro.

Seconda vittoria consecutiva, quarto risultato utile e terza partita chiusa senza subire gol dopo le tre sconfitte di seguito contro Frosinone, Sudtirol e Ternana: sono tutti segnali di una ritrovata voglia di giocare e di vincere.

Ieri il Palermo aveva di fronte una squadra forte, con ottime individualità pur se falcidiata dagli infortuni. E siamo convinti che Pecchia abbia dato una grossa mano d’aiuto ai rosanero facendo giocare Vazquez per tutto il primo tempo nell’insolito ruolo di trequartista arretrato. Difatti, nel secondo tempo, quando ha potuto giostrare a ridosso delle punte, “il mudo” ha cominciato a creare gioco. Sono partite da lui le azioni più pericolose, che si sono bloccate sul muro di grinta e di determinazione della squadra di casa.

Si è visto un Palermo determinato fare fronte al Parma per tutto il primo tempo con un pressing alto nella ricerca costante delle ripartenze. Ottime, a tal fine, le prestazioni di Di Mariano e di Valente, che si sono sacrificati nel doppio ruolo di primo argine alle manovre dei ducali e di costante riferimento per i tentativi di controffensiva.

Proprio da un’iniziativa di Valente è scaturito il gol che al 13° minuto della ripresa ha consentito ai rosanero di passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Valente, con un cross preciso e teso, ha consentito a Marconi di incornare con forza il pallone senza dare scampo a Corvi, in porta per la contemporanea defezione di Buffon e di Chichizola.

Il gol è il giusto premio per il numero 15 in maglia rosa, che ha sempre dato il meglio di sé in campo con tenacia e con abnegazione, meritandosi con merito un posto fisso al centro della difesa.

Subìto il gol, il Parma ha accentuato la pressione alla ricerca del pareggio. Ma il Palermo con umiltà, ricorrendo anche al lancio di tanti palloni in tribuna pur di liberare la propria area, è riuscito a contenere gli assalti degli uomini di Pecchia, guidati da Vazquez, certamente lontano dagli standard qualitativi dell’epoca d’oro in maglia rosanero, ma pur sempre dotato di classe sopraffina e di tecnica superiore.

Corini ha infoltito la retroguardia ricorrendo ad un insolito 5-3-2, inserendo al 30° della ripresa Bettella e Vido al posto di Valente e di Di Mariano, entrambi allo stremo delle forze, e ha poi regalato qualche minuto a Soleri entrato in campo al 42° in sostituzione di Brunori.

La vittoria consente al Palermo di allontanarsi dai bassifondi della classifica e, come puntualizzato da Corini nelle dichiarazioni del post partita, accresce il livello di autostima della squadra che, oggetto di contestazione qualche settimana fa, ha ritrovato il pieno sostegno dei tifosi che ne apprezzano l’ardore ritrovato.