Accoltellamento in un supermercato, colpito anche il calciatore Pablo Marì: gli aggiornamenti

Accoltellamento in un supermercato, colpito anche il calciatore Pablo Marì: gli aggiornamenti

ITALIA – Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. È quanto accaduto in un supermercato Carrefour di Assago-Milanofiori, nella zona sud di Milano, dove cinque sfortunati hanno dovuto subire il raptus violento da parte di un soggetto che si sarebbe munito di un coltello dagli scaffali del luogo in cui è avvenuto il fattaccio.

Un cassiere, il 47enne Luis Fernando Ruggieri, ha perso la vita con un arresto cardiocircolatorio dopo essere stato colpito alla gola dall’arma contundente. Ferito un uomo al torace trasportato in codice rosso. Protagonisti in negativo anche un’anziana signora ferita alla mano e il calciatore spagnolo del Monza, ex Udinese, Pablo Marì che si trovava insieme alla moglie e al figlio seduto sul carrello della spesa.

Il difensore dei brianzoli è stato raggiunto da un fendente alla schiena, una ferita profonda che ha permesso al diretto interessato di essere trasportato all’ospedale Niguarda. La notizia lieta risponde al fatto che sta bene nonostante la ferita fosse alquanto profonda. Lo spagnolo, a seguito del ricovero, è stato operato in mattinata durante il quale è avvenuta la suturazione dei muscoli lesi della schiena. Il report per poter riprendere l’attività professionistica parla di almeno 2 mesi fino ad arrivare a 3.

Intanto arriva proprio dal calciatore un aggiornamento sulle sue condizioni. “Dopo il difficile momento che abbiamo vissuto ieri, io e la mia famiglia vogliamo comunicare che, fortunatamente, stiamo bene e vogliamo ringraziare per i tanti messaggi di affetto e sostegno che stiamo ricevendo. Siamo vicini ai familiari ed agli amici della vittima a cui porgiamo le nostre più sentite condoglianze. Auguriamo una pronta guarigione anche alle altre persone ferite” scrive sul suo profilo Instagram.

Tanti i messaggi di vicinanza per i malcapitati, tra cui l’a.d. del Monza Adriano Galliani: “Probabilmente è stato salvato dalla sua altezza. Pablo è un ragazzo straordinario. I nostri calciatori piangevano, ho parlato con Pessina al telefono per mezzora: la prima notizia che ci è arrivata è stata terribile. Per questo abbiamo chiesto il rinvio della partita col Bologna. Siamo vicini alla famiglia della vittima“.

L’ex calciatore nativo di Palermo, Massimo Tarantino, è stato tra i primi ad intervenire per disarmare e immobilizzare il 46enne Andrea Tombolini: “Io eroe? Non ho fatto niente“.

Queste le prime parole proferite dal colpevole della tragedia accaduta giovedì 27 ottobre: “Pensavo di star male. Ho visto tutte quelle persone felici, che stavano bene, e ho provato invidia“. Un misto tra l’inquietante e la cruda realtà dei giorni d’oggi, un fatto che sarebbe potuto capitare a chiunque sollevando ogni distinzione.

Fonte foto zazoom.it