Controlli nei cantieri edili: quattro denunciati per atti contrari alle norme di sicurezza sul lavoro

Controlli nei cantieri edili: quattro denunciati per atti contrari alle norme di sicurezza sul lavoro

AGRIGENTOQuattro persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Agrigento per non aver rispettato norme su tutela e sicurezza dei lavoratori. In particolare a finire sotto le lente di ingrandimento dei carabinieri nel Nucleo Ispettorato del lavoro sono stati dei cantieri edili di San Giovanni Gemini e Castrofilippo.

A finire nei guai è stato l’amministratore unico di una ditta edile di San Giovanni Gemini che è stato ritenuto responsabile – a margine dell’attività ispettiva dei carabinieri – di deposito di materiale sulle impalcature, ponteggio difforme rispetto a quello previsto e mancanza di scale fisse in costruzione. Ma anche la committente di un cantiere, una donna trentasettenne di San Giovanni Gemini, che è stata ritenuta responsabile di omessa nomina del coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori.

I controlli sono stati effettuati anche a Castrofilippo dove sono stati due i denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento. Il titolare di un’impresa edile è stato ritenuto responsabile di aver omesso la sorveglianza sanitaria dei dipendenti, della consegna di dispositivi di protezione individuale, della redazione del Pos e dell’installazione del quadro elettrico di cantiere.

Ma a queste irregolarità si è sommata la scoperta di un lavoratore in nero, unico soggetto presente nel cantiere. Ed ancora, sempre a Castrofilippo, è stata denunciata una sessantaseienne, committente di lavori in un cantiere edile, che è stata ritenuta responsabile di omessa verifica tecnico-professionale sull’impresa esecutrice dei lavori.

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Agrigento hanno controllato complessivamente 9 lavoratori e di questi, appunto, uno è stato trovato al lavoro senza aver alcun contratto, né garanzie. Complessivamente, oltre alle denunce penali alla Procura, i militari dell’Arma del Nil hanno contestato ammende per un totale di 75.345 euro e sanzioni per 6.766 euro.