Catania SSD, solo vittorie: l’altra faccia della medaglia

Catania SSD, solo vittorie: l’altra faccia della medaglia

CATANIA – Un record fa sempre piacere batterlo, e la foto racchiude la formazione storica – determinanti sostituti a parte – che è riuscita a porre il sigillo sulla quinta vittoria consecutiva dalla prima di campionato. Fino adesso tutto secondo le più auspicabili, quanto auspicate, rosee previsioni. Certo, aiuta non poco giocare sotto la spinta propulsiva di ben quindicimila tifosi – wow! e ci fanno notare un pubblico più numeroso di due incontri di serie A la stessa domenica – anche se qualcuno potrebbe ribadire che c’è chi ha fatto, in termine di punteggio e vittorie, quanto noi, ma poco importa, anzi, il fiato addosso del Lamezia può solo essere da stimolo a non mollare la presa.

Giusto per dare spazio e sfogo a una onnipresente – a volte anche utile – pedanteria, possiamo aggiungere che ancora rimane da correggere più di qualcosa in fase d’impostazione, mentre la precisione sotto porta di certo ha margini di miglioramento, ma avere tutto e subito non è possibile, comprenderlo non dovrebbe essere così difficile.

Poi, dietro questo record c’è l’altra faccia della medaglia, come il rischio di dimenticare che quindici punti è solo meno di un primo passo verso la meta prefissata, cosa che l’euforia del pensare di avere la promozione in tasca potrebbe farci dimenticare: un errore che nessuno dovrebbe commettere, e quel “nessuno” racchiude non solo l’ingestibile ansia dei tifosi. Obnubilare ciò che ancora ci attende, offuscati dai fumi delle vittorie, ci sarebbe di poco aiuto, soprattutto nei momenti più difficili che potrebbero arrivare e nemmeno tanto inopinatamente considerando le molteplici insidie di un campionato non professionistico.

Inopportuna azione di carotaggio di un pessimismo tratto a forza da tanto ottimismo? Non proprio, sarebbe anch’esso fuori luogo, così come pericoloso potrebbe essere il suo perfetto contrario: il vedere tutto già compiuto. Va bene, dunque, ripartire da questo entusiasmo, da questi tifosi, azzerando però il tutto il giorno dopo per ricominciare la domenica successiva fino a quando gli aridi, ma incontestabili, numeri ci daranno ragione, ma a quel punto sarà già tutta un’altra storia. E la cosa che ci inorgoglisce di più che anche noi ne faremo parte.