Coronavirus, sabato stop a tutti gli obblighi: utopia la reintroduzione del Green Pass

Coronavirus, sabato stop a tutti gli obblighi: utopia la reintroduzione del Green Pass

ITALIA – La gestione della pandemia in questi anni “è stata ideologica piuttosto che improntata sull’ascolto della scienza. Serve superare il concetto di obbligo, sia per quanto riguarda i vaccini sia per l’utilizzo delle mascherine e di altre misure“.

È naturale che all’indomani dell’esito elettorale le parole del responsabile Sanità di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, abbiano un peso in fatto di Covid. Specie se pronunciate nei giorni in cui il virus ricomincia a far sentire la propria voce: il bollettino di ieri ha confermato la tendenza al rialzo dei contagi già emersa nell’ultima settimana, con oltre 44mila nuove infezioni, che significa il 58% in più rispetto a lunedì scorso (quando si erano fermate a 28.395).

Un segnale da tenere ben presente, in vista dell’arrivo del freddo e dell’inizio della stagione influenzale, e che tuttavia promette di non impensierire troppo il nuovo governo, orientato a un deciso cambio di rotta nella gestione del Covid: più rilassato e, soprattutto, lontanissimo da restrizioni di alcun tipo.

Ora, il nodo da sciogliere è quello che potrà accadere a partire da metà ottobre. Sul fronte dell’epidemia, il copione sembra già scritto: dalla comparsa della contagiosissima Omicron – a dicembre dell’anno scorso – con l’andamento altalenante delle infezioni (momenti di tregua, improvvise fiammate, ritorni alla normalità) abbiamo dovuto fare i conti come tutti gli altri Paesi del mondo.

Senza tuttavia che i picchi periodici dei contagi mettessero a repentaglio le attività ordinarie negli ospedali, rimasti lontani dalle emergenze vissute nel 2020 e nella prima parte del 2021.

Le cose, dunque, non dovrebbero andare diversamente nemmeno stavolta, specie considerando che – seppur lentamente e non coi risultati sperati – il numero di vaccinazioni quotidiane, stavolta coi vaccini disegnati proprio su Omicron, sta tornando a crescere: oltre 15mila nelle ultime 24 ore, di cui la quasi totalità quarte dosi coi vaccini aggiornati, appunto.

Chi deve prioritariamente fare il richiamo (over 60 e fragili) si sta convincendo, insomma, a procedere, mettendosi così al riparo da forme gravi di Covid che richiedano l’ospedalizzazione.

La nuova certezza, quasi matematica, è tuttavia che anche nel caso di una ripresa consistente della circolazione del virus non assisteremo a nuove restrizioni o a chiusure, né tanto meno alla reintroduzione del Green pass (di cui nel programma di Fdi è prevista l’abolizione definitiva) o dell’obbligo vaccinale, foss’anche per qualche categoria specifica. La linea della prudenza, cifra del vecchio Cts e del ministero targato Roberto Speranza, è alle spalle. E solo il tempo dirà se sia un bene.

Foto di repertorio