Rapinano furgone per il trasporto di tabacchi e sequestrano i due dipendenti a bordo: 2 arresti

Rapinano furgone per il trasporto di tabacchi e sequestrano i due dipendenti a bordo: 2 arresti

PALERMO – La Polizia di Stato di Palermo, su delega della Procura della Repubblica, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip a carico di Francesco Mistretta, di 54 anni, e Alessandro Tutone, di 38 anni, entrambi pregiudicati per reati della stessa specie.

Grazie alle indagini dei polizotti della Squadra Mobile, si è giunti alla identificazione dei due soggetti che sono fortemente indiziati di aver commesso una rapina aggravata nei confronti di un furgone per il trasporto tabacchi lavorati e di avere, nell’occorso, sequestrato i due dipendenti della ditta di trasporto.

I fatti risalgono al 14 giugno quando i due indagati avrebbero dapprima seguito il mezzo che effettuava le consegne in zona Oreto.

Poi, approfittando del fatto che le due vittime stessero scaricando gli scatoli in una rivendita, travisati e minacciando di morte i due operai, si sarebbero fatti consegnare 8 colli, contenenti sigarette di svariati marchi, per un valore totale che si aggira attorno ai 15mila euro.

Parte della refurtiva è stata recuperata nelle immediatezze del fatto dal personale intervenuto.

Prima di darsi alla fuga, i due indagati avrebbero poi rinchiuso i due rapinati all’interno dello stesso loro mezzo, privandoli in tal modo della possibilità di scappare o chiedere aiuto.

Per entrambi il Giudice Per le Indagini preliminari ha contestato la recidiva specifica reiterata mentre solamente per Tutone è scattata l’aggravante per aver commesso il fatto mentre era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

I due, in attesa di giudizio, sono stati condotti nel carcere “Lorusso Pagliarelli”.

I fatti oggi contestati rappresentano l’esito delle attività di indagine preliminare, nel corso della quale sono stati raccolti svariati indizi di colpevolezza nei confronti dei due predetti soggetti, significando che la piena responsabilità penale per i fatti contestati potrà essere accertata solo a seguito del giudizio.

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