“L’ora del Rosario”, lo show di successo di Don Fiorello

“L’ora del Rosario”, lo show di successo di Don Fiorello

TAORMINA – Da sempre gli uomini “illuminati” da grande spiritualità, sono stati anche uomini pieni di spirito e dotati di grande senso dell’umorismo. Da questa analisi si potrebbe andare oltre l’evidente relazione etimologica fra le parole e azzardare una chiara relazione anche fra l’allegria ed il Divino.

Ma se non vogliamo “volare alto”, per descrivere lo show di Fiorello, “L’ora del Rosario”, potremmo partire dalla sempre saggia, ma più semplice “Cuore allegro Dio l’aiuta” e con questa chiave disvelare il vero segreto di questo straordinario artista che è quello, come dichiara lui stesso nel corso dello spettacolo, di sentire il piacere di portare l’allegria alla gente. Semplice e trasversale. Per questo geniale.

Non ha importanza se il suo pubblico è pagante in teatro, ospite in un villaggio turistico o incontrato per caso in una piazza… il suo obiettivo è sempre lo stesso, portare il buonumore al prossimo. Non lo fa perché il suo mestiere lo richiede, ma perché lui è così. Prendere o lasciare.

Chi si aspetta da questo spettacolo fuochi d’artificio o effetti speciali potrebbe rimanere deluso perché lo spettacolo è “solo” lui. Ma basta e avanza. È un animale rapace da palcoscenico come pochi, anzi, nel genere dell’intrattenimento è decisamente tra i più grandi della storia del varietà Italiano insieme a Gino Bramieri e Walter Chiari. Infatti, anche durante l’applauditissimo debutto al Teatro Antico di Taormina, dov’è tornato dopo otto anni di assenza, ha dimostrato di essere un artista completo, maturo e soprattutto autoironico, dote questa che gli permette di non prendersi mai sul serio e che, paradossalmente, lo sublima.

L’ora del Rosario, dopo l’abituale rito d’inquadrare il pubblico e commentare le sue imbarazzate reazioni con le sue improvvisate ed irresistibili battute con voce fuori campo, inizia con Fiorello vestito da prete in compagnia di due improbabili chierichetti… il perfetto complice ormai da una vita, maestro Cremonesi e udite udite… sua figlia Angelica, che debutta a soli nove anni in uno show insieme al suo “gelosissimo” papà, come da perfetto genitore siculo, avrà modo di confessare durante lo spettacolo.

Don Fiorello non è solo l’ipotetico personaggio con il quale apre lo show, ma in un certo senso rappresenta tutta la sua essenza. Perché Fiorello non recita lo spettacolo, ma lo celebra. La sua è, infatti, una “riconosibile” liturgia fatta di parodie di canzoni, riflessioni sul tempo che travolge tutto e tutti lasciando i propri ineluttabili segni sulla pelle di ognuno di noi, richiami a non cadere nelle trappole moderne che ci rendono sempre più schiavi della tecnologia, rivelatrice persino da testamento di cosa non vorrebbe succedesse dopo la sua “dipartita”… Duetto virtuale con Mina e fine prima parte.

Affida, poi una sorta di finta pausa al goliardico trio vocale “I Gemelli di Guidonia”, rivelatosi a Fuori Programma su Radio Uno, per poi ricominciare la seconda parte cantando l’accattivante inedito “Se stasera te ne vai” scritta dal fidatissimo maestro Cremonesi e che, se pompata a dovere, potrebbe diventare uno dei tormentoni dell’estate 2015. La liturgia di Don Fiorello prevede anche una rivelazione: William Shakespeare era di origini Siciliane e ci fornisce anche inequivocabili prove…

Concludendo con un emozionante duetto “a distanza” insieme al mito Tony Renis con il quale ci regala una meravigliosa versione con grande orchestra di “Quando, Quando, Quando”. Un simpaticissimo video registrato in giro per Taormina e Letojanni, conclude l’Omelia che induce alla gioia di vivere di Don Fiorello… e che l’allegria sia sempre con voi!!!

L’ora del Rosario, per l’esordio, è finita. Si replica domenica e lunedì.  Andate in pace. Amen.

Sandro Vergato