CATANIA – Sono tre gli indagati, due uomini di 41 e 49 anni e una donna di 44 anni, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un minorenne a Catania.
A denunciarli sarebbe stata la stessa vittima, un ragazzino di meno di 14 anni che avrebbe subìto abusi sessuali da parte dei soggetti in questione che sarebbero una sua parente e due amici della donna.
La violenza sarebbe stata commessa nella casa della donna arrestata, dove il minorenne avrebbe trascorso la notte: nell’abitazione sarebbero poi arrivati gli altri due arrestati: i tre avrebbero bevuto alcolici e avuto dei rapporti sessuali, obbligando il ragazzino ad assistervi.
Gli indagati hanno però negato con forza i fatti davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia.
“I miei assistiti – afferma l’avvocato Luca Cultrera – che sono tutti incensurati, hanno fornito una versione sull’accaduto univoca, dettagliata e particolareggiata, che collima sui fatti salienti e su quanto sarebbe accaduto“.
“I tre si sono dichiarati innocenti“, negando l’accusa di violenza sessuale e “fornendo all’autorità giudiziaria una versione diversa, non costituente reato“.
Secondo quanto affermato da loro, infatti, il 14enne avrebbe raccontato ai carabinieri una “versione fantastica e calunniatoria” dei fatti.
Il legale ha chiesto al gip “necessari supplementi di indagine e, in attesa degli sviluppi, la scarcerazione degli indagati o comunque alla sostituzione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere“.