Parco Gioeni: polmone della città ma servizi igienici abbandonati

Parco Gioeni: polmone della città ma servizi igienici abbandonati

CATANIA – Il parco Gioeni, è uno dei pochi polmoni della nostra città, decisamente carente di spazi verdi dove trascorrere del prezioso tempo all’aria aperta; è anche un luogo di aggregazione e socializzazione e rappresenta inoltre  un’eventuale location per manifestazioni culturali, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni sportive ed animalistiche a livello provinciale e regionale, con afflusso di migliaia di cittadini.

L’ Amministrazione Comunale invita con un bando i cittadini  e le compagnie a presentare iniziative per allestire al parco un cartellone estivo di prestigio con teatro, jazz, operetta e danza. Ma nota dolente è rappresentata dai servizi igienici presenti nel parco, completamente inefficienti e abbandonati: condutture idriche divelte, pareti piene di muffa e umidità, finestre e porte  mancanti o rotte,  sanitari che presentano sporcizia incrostata dappertutto, scritte e disegni in ogni dove.

“Una situazione da terzo mondo – dichiara Pina Rapicavoli, consigliera della II Circoscrizione di Catania e componente dell’ass. Città Solidale – ho presentato l’8 maggio una richiesta agli ass.ri ai lavori pubblici, all’ecosistema urbano, al decoro urbano, alla cultura e al presidente della II Circoscrizione, ma nulla è cambiato. Abbiamo organizzato come ass. Città Solidale assieme all’Accademia delle Belle Arti, il 2 e 3 maggio, “Gioeni art/ action” un’azione di volontariato con la pulizia delle Lapidi dei Giusti, l’intitolazione del Viale dei Giusti, l’allocazione di una panchina artistica donata dal prof. Cumbo e una performace degli allievi dell’Accademia delle Belle Arti alla quale hanno aderito molte famiglie. Già allora avevamo segnalato il problema, per le molte lamentele che avevamo ricevuto dalla gente e da chi frequenta abitualmente il parco. Tra l’altro, nei prossimi giorni, inizierà un evento importante con spettacoli anche a pagamento. Stiamo raccogliendo anche le firme per una petizione nella speranza che questo possa suscitare nell’Amministrazione la sensibilità per eliminare quest’invivibile  situazione”.