Pet theraphy, due cani all’Ipm di Caltanissetta: “Gli effetti sono stati positivi”

Pet theraphy, due cani all’Ipm di Caltanissetta: “Gli effetti sono stati positivi”

CALTANISSETTA – Duma e Pedro, un rottweiler e un border collie, sono stati i protagonisti del progetto “Empathy Dog” che ha coinvolto i ragazzi dell’Istituto penale minorile di Caltanissetta che frequentano la scuola all’interno della casa di reclusione.

Il progetto, che si è appena concluso, è partito dall’Asp di Caltanissetta e, come specificato dal funzionario direttivo dell’Asp Massimo Capostagno, è solo l’inizio, perché l’intenzione è quella di implementare questo tipo di attività.

Alla fine del percorso tre dei ragazzi sono stati portati insieme a uno dei due cani in una casa di riposo per fare familiarizzare gli anziani con il loro amico a quattro zampe.

In una prima fase il progetto – spiega Girolamo Monaco, direttore dell’Ipm di Caltanissetta – ha coinvolto tutta la popolazione detenuta all’interno dell’Ipm con attività di presenza, accompagnamento e gestione del cane e poi con un’attività interna al gruppo dei ragazzi di riflessione su quello che è stato fatto“.

La seconda fase del progetto ha riguardato una casa di riposo per anziani e lì i nostri detenuti hanno avuto la possibilità di vedere veramente il significato del dare cura. L’utenza minorile penale – aggiunge Monaco – non è quasi solo rappresentata dal delinquente ma abbiamo persone che, oltre ad aver commesso un reato, hanno problemi di natura psichiatrica“.

Per cui ci troviamo a gestire questi giovani che spesso seguono terapie di contenimento, che non sempre accettano facilmente. Ma gli effetti di questa esperienza sono stati positivi“, prosegue.

Uno dei risultati osservati è che i giovani hanno empatizzato con entrambi i cani. “Nella prima fase – spiega Milena Avenia, pedagogista dell’Asp di Caltanissetta – il protagonista è stato un rottweiler, un cane possente, però anziano, quindi molto saggio che con grande equilibrio si è rapportato ai ragazzi. Nella seconda fase si è trattato di un border collie giovane, esuberante, giocherellone. Sicuramente il rapporto con l’animale facilita l’espressione delle emozioni“.

Nell’esperienza conclusiva insieme al border collie nella casa di riposo per anziani si sono presi cura del rapporto tra il cane e gli anziani e sono stati loro stessi i protagonisti dell’incontro“, conclude.

Fonte foto: Ansa.it