Rimodulazione posti letto Covid nei 3 maggiori ospedali catanesi, Liberti: “Situazione monitorata ma occhio alle varianti”

Rimodulazione posti letto Covid nei 3 maggiori ospedali catanesi, Liberti: “Situazione monitorata ma occhio alle varianti”

CATANIA – Si liberano posti letto Covid nelle tre strutture ospedaliere catanesi, oltre un centinaio, e si riassegnano alla normale degenza. La decisione è arrivata nel corso di un incontro, voluto dal commissario emergenza Covid Catania, Pino Liberti, cui hanno partecipato i direttori generali e sanitari degli ospedali Cannizzaro, Garibaldi, Rodolico (San Marco-Policlinico) e dell’Asp.

Il piano – spiega Pino Liberti – è frutto di una attenta analisi dell’andamento dei ricoveri. I contagi restano, ma i casi che richiedono ricovero sono diminuiti. Così come il ricorso alla terapia intensiva. L’obiettivo è tornare alla normalità, con la piena operatività di tutti i reparti”.

L’ospedale Cannizzaro, da 90 posti letto Covid ordinari e 6 in Terapia Intensiva, passa a 65 posti letto (5 saranno dedicati a infettivologia generale).

Il Garibaldi, da 86 posti letto Covid ordinari e 18 di terapia intensiva, passa a 50 posti letto Covid ordinari e 31 no Covid (20 hospice e 11 neurologia). Anche al Garibaldi 5 posti saranno dedicati a infettivologia generale.

Al Rodolico (San Marco-Policlinico), da 123 si passa a 75 posti letto (35 ordinari, 20 ostetricia, 20 pediatria) con il ripristino di 32 posti letto no Covid (10 sub intensiva, 13 cardiologia, 8 chirurgia generale, 1 ortopedia). Restano operativi 7 posti letto di terapia intensiva Covid, 1 Covid Utic e 1 Covid Ecmo.

È chiaro – conclude Liberti – che la situazione è costantemente monitorata. L’allentamento delle restrizioni, una maggiore socializzazione e nuove varianti potrebbero determinare una nuova impennata dei contagi. L’attuale flessione è certamente determinata da una minore e momentanea circolazione del virus, ma va rilevato che dai dati ufficiali mancano i tanti positivi con tampone fai da te, che preferiscono non segnalare nulla. In tal senso vorrei ricordare che è molto importante registrare ufficialmente la positività poiché equivale ad una dose di vaccino”.

Foto di repertorio