Cancro al colon-retto, un farmaco ha guarito tutti i pazienti: possibile svolta?

Cancro al colon-retto, un farmaco ha guarito tutti i pazienti: possibile svolta?

MONDO – Una grande speranza per la cura del tumore del colon-retto arriva da New York,  da uno dei centri più importanti al mondo per la cura contro il cancro. Al Memorial Sloan–Kettering Cancer Center è stato condotto un piccolo studio su 18 pazienti affetti da cancro al retto per testare l’efficacia di un promettente farmaco: il Dostarlimab.

È stato il dottor Luis A. Diaz Jr del Memorial Sloan Kettering Cancer Center, a riferire i sorprendenti risultati della sperimentazione sanitaria, con un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine dove ha descritto gli strabilianti risultati grazie al farmaco della società GlaxoSmithLine.

Sono stati 18 i pazienti, che dopo aver provato ogni terapia possibile senza ricevere risultati, sono entrati nello studio non avendo la minima speranza di riuscita. Invece, è accaduto il contrario sconfiggendo il tumore. “Ci sono state molte lacrime di gioia” ha affermato la dottoressa Andrea Cercek coautrice del documento. Un altro lato positivo di questa cura, come ha dichiarato il dottor Venook, è che i pazienti non hanno avuto complicazioni clinicamente significative, dato che in media un paziente su 5 presenta reazioni avverse ai farmaci.

Il dottor Diaz ha affermato con grande soddisfazione che probabilmente si tratta della “Prima volta che accade una cosa del genere nella storia del cancro“. Il farmaco è stato somministrato ogni tre settimane per sei mesi ed è costato circa 11.000 dollari a dose.

La prima paziente a sottoporsi a questa cura è stata Sascha Roth, che aveva 38 anni quando è partito lo studio. A quel tempo avrebbe dovuto iniziare la chemioterapia, ma l’oncologo che l’aveva in cura era quasi certo che con il suo tipo cancro, la chemioterapia sarebbe risultata inutile. La signora Roth è stata, quindi, coinvolta nella sperimentazione clinica del Memorial Sloan–Kettering Cancer Center, è riuscita a guarire completamente, e dopo due anni non ha alcuna traccia del cancro.

I ricercatori hanno, hanno somministrato il farmaco ogni 3 settimane per 6 mesi a 18 pazienti con un’età media di 54 anni (di cui il 67% donne) con adenocarcinoma rettale di stadio II e stadio III con deficit di riparazione del disadattamento. Al termine dei 21 giorni, 14 dei 18 pazienti hanno mostrato una guarigione completa dal tumore senza evidenza di cellule tumorali. Gli altri 4 pazienti stanno rispondendo bene al trattamento.

I ricercatori credono che l’immunoterapia (che si basa sulla stimolazione della risposta del sistema immunitario dell’organismo contro le cellule tumorali) potrebbe sostituire in un futuro prossimo l’attuale standard di cura per il cancro del retto localmente avanzato.

Il tumore del retto è una neoplasia maligna che insorge dalla proliferazione incontrollata di una cellula della parete del retto. Si stima che, ogni anno, in Italia vengano diagnosticati 53.000 nuovi casi di tumori del colon-retto (di cui il cancro al retto è il più comune), e che questo tipo di neoplasia sia la seconda, in ordine di frequenza, fra quelle maligne, sia nell’uomo che nella donna.

Attualmente, i pazienti vengono trattati con l’intervento chirurgico, la radioterapia, la chemioterapia o la cosiddetta “terapia mirata” (trattamento con farmaci che contrastano tutto ciò che favorisce la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali), e il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dipende dallo stadio del tumore (80% stadio I, 50/60% stadio II, 30/40% stadio III, inferiore al 10% stadio IV).

Immagine di repertorio