Premiazione all’IC San Giorgio del progetto “inSUPERabile Junior” sull’accessibilità urbana: “piccoli difensori” crescono

Premiazione all’IC San Giorgio del progetto “inSUPERabile Junior” sull’accessibilità urbana: “piccoli difensori” crescono

CATANIA – Si è svolta ieri la premiazione del progetto inSUPERabile Junior che promuove tra i più giovani l’importanza dell’accessibilità urbana e dell’inclusione sociale dei cosiddetti “soggetti fragili“. I ragazzi dell’IC San Giorgio, sono stati premiati con l’attestato di inSUPERabile alla presenza della dirigente scolastica Concetta Manola, dell’assessore alla mobilità del comune di Catania Pippo Arcidiacono, dei rappresentanti dell’AISM e dei docenti coinvolti nel progetto.

Il progetto inSUPERabile Junior, ideato e coordinato dall’arch. Gaetano Manuele, è stato realizzato dall’Istituto Comprensivo San Giorgio di Catania con la partecipazione della Cooperativa Controvento Catania, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM sezione di Catania e l’Associazione culturale NEON, e ha visto il patrocinio del comune di Catania e la presenza di una pattuglia dei vigili urbani catanesi nell’iniziativa nel centro storico. Esso rientra nelle attività del progetto inSUPERabile Catania che, dal 2017, ‘dal basso’ promuove l’abbattimento delle barriere architettoniche e sociali a Catania.

Alcuni studenti della scuola secondaria di primo grado dell’IC San Giorgio sono stati dunque chiamati a superare cinque semplici prove per ottenere l’attestato simbolico di inSUPERabile. Le prove hanno mirato a “educare” i più giovani al rispetto della diversità e alla promozione dell’inclusione sociale.

Nel dettaglio i ragazzi nella prima prova, che si è svolta presso il plesso Borsellino dell’IC San Giorgio, hanno incontrato Anzalone Maria Grazia, Attianese Maria Pia e Platania Pasquale, rappresentanti dell’Associazione italiana lotta sclerosi multipla AISM, i quali hanno sensibilizzato gli studenti sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche, hanno avviato una riflessione sulla situazione generale di Catania in tema di accessibilità e raccontato della loro attività come associazione sul territorio. I rappresentanti di AISM hanno spiegato cosa siano le barriere architettoniche e mostrato alcune immagini della passeggiata a caccia di barriere che hanno svolto nel 2019 nell’ambito di Jane’s Walk Catania.

Ricco di emozioni per i ragazzi il momento in cui Platania Pasquale, un uomo affetto da sclerosi multipla e con difficoltà motorie, abbia letto un breve racconto che omaggiava i volontari e metteva in evidenza le difficoltà di chi deambuli a svolgere le più normali attività. Nel medesimo incontro Ferrari Danilo e Accolla Mariastella, rappresentanti dell’Associazione culturale NEON, invece hanno raccontato la loro esperienza di teatro inclusivo. Gli studenti hanno avuto modo di interloquire con Danilo, ragazzo tetraplegico che comunica attraverso il movimento degli occhi, facendogli domande personali ma anche sulle difficoltà che presenta la città di Catania per chi si debba spostare in sedia a rotelle. Durante l’incontro dunque gli studenti hanno posto domande a tutti i rappresentanti delle associazioni sulla loro attività e su cosa voglia dire affrontare la città con deficit fisici.

La seconda prova invece si è svolta venerdì 22 Aprile sempre a scuola e ha visto i ragazzi della scuola collaborare con i ragazzi della cooperativa Controvento che si occupa di soggetti con la sindrome di down. I ragazzi sotto la supervisione degli insegnanti e degli educatori della cooperativa, Roberto Genovese e Sanzone Claudia, divisi in piccoli gruppi formati da ragazzi della scuola e della cooperativa Controvento, hanno collaborato alla pittura di cassette di legno, provenienti da attività di riciclo, che assemblate formeranno due librerie originali e colorate. Esse saranno poste successivamente in alcuni spazi della scuola per divenire strumenti utili per gli studenti. Gli studenti e i sei ragazzi della cooperativa, durante l’attività di carteggio e colorazione delle cassette, hanno avuto modo di conoscersi e dialogare fra loro. I ragazzi della scuola in particolar modo hanno chiesto loro, in generale, quanti anni avessero, quali fossero i loro hobby, quali attività svolgessero all’interno della struttura della cooperativa Controvento, se gli piacesse la scuola San Giorgio e si stessero divertendo.

È stato un momento ricco di divertimento e spensieratezza, ma importante per la crescita dei ragazzi che hanno capito come le differenze non esistessero, e fossero figlie spesso di pregiudizi. Toccante e fortemente simbolico il momento finale dell’esperienza, infatti mentre all’inizio i ragazzi si erano presentati come due gruppi divisi, alla fine, nel disporsi a cerchio per i saluti e le riflessioni finali, i ragazzi spontaneamente non erano più separati nettamente. Non era più possibile distinguere chi appartenesse alla scuola e chi alla cooperativa, visto che erano disposti liberamente nel cerchio e spesso scambiavano qualche parola fra loro.

Giovedì 28 Aprile invece si sono svolte la terza e la quarta prova. I ragazzi sono partiti dalla scuola San Giorgio, plesso Borsellino, su un bus urbano messo a disposizione dall’azienda metropolitana trasporti e sosta AMTS di Catania in direzione centro storico. Arrivati in piazza Stesicoro, scesi dal bus hanno trovato una pattuglia dei vigili urbani che li aspettava per seguirli durante l’iniziativa. Nel primo attraversamento pedonale di Corso Sicilia, in prossimità di piazza Stesicoro, i ragazzi hanno svolto la prova tre del progetto inSUPERabile Junior, ovvero aiutare i soggetti fragili in un passaggio pedonale. Anzitutto a loro è stata spiegata l’importanza degli attraversamenti pedonali dotati di strisce. È stato spiegato infatti loro come i pedoni che attraversino sulle strisce abbiano priorità di passaggio su tutti gli altri mezzi di trasporto, quindi non solo auto e camion, ma anche bici. I ragazzi hanno inoltre appreso l‘importanza degli scivoli negli attraversamenti. È stato spiegato loro infatti che Danilo, il ragazzo tetraplegico su sedia a rotelle che hanno conosciuto in occasione della prima prova, non avrebbe potuto attraversare la strada con la sua sedia a rotelle qualora non fossero presenti gli scivoli.

Dopo tali informazioni ai ragazzi è stato chiesto di aiutare nell’attraversamento soggetti fragili, quali anziani, individui con difficoltà motoria o bambini che si fossero presentati sulla strada per attraversarla. Sotto l’occhio dei vigili urbani che hanno calmierato il traffico, i ragazzi hanno accompagnato, soprattutto anziani, nel passaggio pedonali, utilizzando gesti e movimenti delle mani per arrestare il traffico. È stata spiegata loro infatti l’importanza del contatto visivo pedone-guidatore e di come sia importante anche con piccoli gesti comunicare negli attraversamenti pedonali. Alzando la mano e aprendone il palmo verso i guidatori, durante l’attraversamento, difatti si chiedeva loro di arrestarsi e dare precedenza. Nell’attraversamento i ragazzi hanno anche aiutato una mamma col passeggino scoprendo come gli scivoli siano utili anche per tali situazioni. La carovana di studenti, docenti e forze dell’ordine si è successivamente spostata verso alcune vie del centro storico per affrontare la quarta prova del progetto inSUPERabile Junior, ovvero ammonire con contrassegni gli automobilisti indisciplinati o segnalare le barriere architettoniche presenti nei percorsi.

Nel dettaglio essi si sono spostati per le seguenti arterie: Via Carlo Felice Gambino, Via Giacomo Puccini, Via Pietro Antonio Coppola, Via Michele Rapisardi, Piazza Vincenzo Bellini, Via Maria Callas, Via Leonardi, Via Pulvirenti, Piazza Scammacca, Via Sant’Agata, Via Santa Maria del Rosario, Via Etnea, Piazza Duomo, Via Vittorio Emanuele II. Durante il percorso gli studenti hanno apposto particolari contrassegni di ammonimento verso gli automobilisti che avessero parcheggiato in maniera scorretta generando difficoltà a chi si sposti a piedi. I ragazzi hanno pertanto segnalato auto davanti agli scivoli per disabili o di accesso alla pista ciclabile centro-stazione nelle vie Carlo Felice Gambino e Giacomo Puccini. Parecchie inoltre le auto o i motorini parcheggiati sui marciapiedi che impedivano o rendevano difficoltoso il transito ai pedoni. Nel percorso i ragazzi, attraverso altri appositi contrassegni, hanno potuto segnalare anche barriere architettoniche che rendono impossibile il passaggio di un disabile in carrozzina. Il contrassegno recante la scritta “le barriere non rendono felici” è stato apposto su pedane utilizzate dai locali come dehors privi di scivoli, bidoncini della spazzatura apposti da alcune attività commerciali, fioriere private che occupavano quasi tutto il marciapiede e pali della segnaletica stradale che rendevano complicato spostarsi sui marciapiedi.

In diverse occasioni i ragazzi hanno fatto a gara per mettere il contrassegno sulle auto parcheggiate in maniera scorretta, non disdegnando incursioni nelle traverse vicine al percorso prestabilito pur di ammonire automobilisti indisciplinati. I vigili hanno estratto una loro paletta d’ordinanza mostrandola ai ragazzi per spiegarne il funzionamento e i ragazzi hanno colto l’occasione per una foto ricordo con essa in mano. Giunti in piazza Duomo è stata mostrata loro una foto della piazza quando, negli anni ’80, prevedeva un ampio parcheggio. Essa è divenuta occasione per chiedere loro di fare un raffronto con la situazione attuale di piazza pedonale. I ragazzi hanno convenuto che fosse migliore adesso, senza auto, e con tanti turisti che chiacchieravano o si riposavano nei tavoli dei bar o nei gradini della fontana dell’elefante.

Il 6 Maggio infine si è svolta la prova finale nella quale i ragazzi attraverso un tema hanno descritto le iniziative svolte, le sensazioni provate e quello che hanno ricavato a livello personale dal progetto. C’è chi fa notare nei temi quanto fossero uniti e si aiutassero fra loro i ragazzi della cooperativa Controvento, mentre spesso tra studenti ciò non avvenisse. Altri hanno sottolineato la situazione di Danilo, in sedia a rotelle riuscendo a comunicare solo con gli occhi, evidenziando quanta forza avesse e quanto i loro problemi fossero niente in confronto ai suoi. Da quasi tutti è partito un grido d’allarme sulla città, chiedendo che: i ragazzi come Danilo abbiano scivoli per potersi spostare sui marciapiedi; un maggiore controllo per chi parcheggi negli spazi pedonali, (invocando addirittura in un caso l’arresto per chi si macchiasse di comportamenti scorretti); la rimozione di tutti quegli ostacoli, (quali cassonetti delle attività private, fioriere, etc.), che sui marciapiedi determinano barriere architettoniche.

Il progetto inSUPERabile Junior non avrà risolto purtroppo i problemi in tema di accessibilità della città di Catania ma quantomeno ha contribuito a creare tanti “piccoli difensori” dell’inclusione e del diritto allo spostamento di tutti, tanti piccoli, ma in realtà grandi, inSUPERabili.