Cavagrande del Cassibile: a un anno dall’incendio nessun intervento. La denuncia del Pds – Mpa

Cavagrande del Cassibile: a un anno dall’incendio nessun intervento. La denuncia del Pds – Mpa

SIRACUSA – Oggi, a un anno esatto dall’incendio che ha devastato la riserva naturale di Cavagrande del Cassibile e che ha portato alla chiusura dei sentieri che conducono all’interno del “canyon” in attesa della messa in sicurezza dei costoni rocciosi, i deputati del gruppo Pds – Mpa hanno presentato un’interrogazione per il mancato avvio degli interventi necessari.

L’interrogazione, a firma dei deputati Toti Lombardo e Giuseppe Gennuso e sottoscritta anche dal deputato siracusano Giuseppe Sorbello, ricorda che la riserva è affidata fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1997 all’Azienda Foreste che è quindi responsabile della sua manutenzione e di tutti gli interventi di tutela, recupero e valorizzazione.

Per Lombardo e Gennuso “la chiusura della Riserva rappresenta un gravissimo danno all’immagine e all’economia dell’area, se non di tutta la Sicilia, tenuto conto del fatto che con i suoi oltre 100 mila visitatori l’anno quella del Cassibile è una delle aree protette maggiormente fruite dai cittadini e dai turisti”.

“La Riserva – spiegano i tre firmatari dell’interrogazione – è ormai divenuta una meta centrale e strategica del sud-est della Sicilia, grazie alla capacità di attrarre turisti provenienti da diverse parti del mondo, contribuendo ad incrementare l’economia dei comuni interessati, dove sono sorte parecchie strutture ricettive e di ristorazione”.

“Oggi queste attività economiche – affermano Lombardo e Gennuso – sono in grave crisi, ai limiti della sostenibilità, proprio per la permanenza della chiusura della Riserva”.

Alla luce di tutto ciò, Lombardo Gennuso e Sorbello chiedono al Governo della Regione come si spieghi il fatto che l’Ente gestore non abbia predisposto un piano per il consolidamento dei costoni e se siano stati fatti degli interventi di prevenzione degli incendi.

Dal Mpa arrivano anche delle proposte per uscire dalla grave situazione: revocare l’affidamento all’Azienda Foreste e la predisposizione di “una convenzione con le associazioni ambientaliste al fine di meglio vigilare e tutelare la riserva” e l’apposizione di un vincolo archeologico sulla Necropoli del Cassibile “al fine di tutelarla da eventuali rischi di utilizzo improprio dei terreni ad essa adiacenti”.

“Dopo un anno – concludono i parlamentari del Mpa – non è più possibile tollerare l’immobilità di chi dovrebbe intervenire. Se dovesse continuare, siamo pronti anche ad azioni clamorose perché questo importante pezzo del nostro patrimonio ambientale e culturale sia adeguatamente tutelato e valorizzato”.