Abitazione di proprietà comune diventa motivo di minacce e vessazioni tra parenti: scattano 4 condanne

Abitazione di proprietà comune diventa motivo di minacce e vessazioni tra parenti: scattano 4 condanne

AGRIGENTO – Minacce, vessazioni e liti continue tra parenti perché nessuno vuole “lasciare” l’appartamento che tutti quanti avevano ereditato.

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Giuseppe Sciarrotta ha disposto 4 condanne. Nel dettaglio: 1 anno e 11 mesi di reclusione per Giuseppe Salemi, 67 anni, e Graziella Nora Durè, 64 anni, per i reati di violenza privata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e sulle persone, turbativa violenta del possesso di cose immobili e minacce; 6 mesi di reclusione per Concetta Salemi e Giuseppe D’Anna, con l’accusa di minaccia aggravata.

I fatti risalgono al 2017 e il tutto sarebbe scaturito per un appartamento nel quartiere di Villaseta di proprietà di entrambe le famiglie. Ci sarebbero state delle vere e proprie vessazioni per tentare di far lasciare l’immobile.

Alcuni degli imputati sono già a processo per stalking sempre nei confronti dei componenti dell’altro nucleo familiare.

Il giudizio giunge all’esito di una dolorosa vicenda in cui le parti civili sono state per anni vittime di minacce, violenze e prevaricazioni da parte degli odierni condannati“, dichiarano gli avvocati della parte civile Barbara Garascia e Giuseppe Bongiorno.

Fonte foto Regione Siciliana