Catania, l’orgoglio della città e della tifoseria a Piazza Dante

Catania, l’orgoglio della città e della tifoseria a Piazza Dante

CATANIA – La serata è dolce a piazza Dante, cuore del tifo organizzato etneo. Ai piedi del monastero c’è una distesa di tifosi a cui hanno, nel giro di 24 ore, lacerato certezze, sogni e passioni.

Ma è insita nel catanese – abituato alle difficoltà ambientali della vicinanza del vulcano – una capacità di sopportare e di ricostruire difficilmente riscontrabile in altre zone della Sicilia. E tutto il cuore rossoazzurro ha pompato in serata all’unisono tra cori, promesse di restare uniti in qualsiasi categoria e ironia. Quest’ultima immancabile nel modus vivendi etneo.

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“Arresto Pulvirenti quota 1.20” recitava uno striscione appeso in piazza. L’adunata del tifo catanese è servita per compattare l’ambiente in vista di una grande manifestazione che si dovrebbe tenere sabato, ma ancora la decisione non ha assunto i crismi dell’ufficialità.

“Voi non dovete fare un passo indietro, noi non dobbiamo fare un passo indietro. Qui un passo indietro non lo deve fare nessuno. Ve ne dovete andare da qui consapevoli che se noi saremo in terza categoria noi saremo in terza categoria, tutti. Ma non solo noi: la città”.

Queste le parole utilizzate per fare quadrato e giurare amore eterno alla maglia. Una serata da brividi in uno dei momenti più bui della storia del Calcio Catania e della città. Una prova d’orgoglio, di cuore ma anche di testa.