Bonus veicoli sicuri 2022, c’è tempo fino al 30 aprile per inoltrare le richieste: ecco come fare

Bonus veicoli sicuri 2022, c’è tempo fino al 30 aprile per inoltrare le richieste: ecco come fare

ITALIA – Il Bonus Veicoli sicuri è il contributo erogato in favore dei proprietari di veicoli a motore che, relativamente all’anno 2021 dal primo novembre 2021 al 31 dicembre 2021, sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione nelle officine e nei centri autorizzati di cui all’art. 80, comma 8, del Codice della strada.

Per chi ha invece effettuato la stessa successivamente al 31 dicembre 2021 verrà data evidenza con un successivo avviso.

Il contributo per le revisioni effettuate nel 2021 potrà essere richiesto entro il 30 aprile 2022. Dalle ore 8,30 del 2 maggio 2022 sarà possibile richiedere esclusivamente il contributo per le revisioni effettuate nel corso del 2022.

Informazioni sul bonus

Il bonus resta in vigore dal 2021 al 2023 e sono stati stanziati 4 milioni di euro per ciascuno dei tre anni. È stato introdotto dopo l’aumento – scattato a novembre – delle tariffe per la revisione di auto, moto, ciclomotori e minibus.

In particolare, c’è stato l’adeguamento Istat della tariffa ministeriale, che era ferma al 2004 ed è passata da 45 a 54,95 euro. L’agevolazione è appunto di 9,95 euro, anche se con Iva e altre spese la revisione è passata da 66,88 a 78,75 euro.

Come fare richiesta

Può fare richiesta l’intestatario del veicolo solo dopo la revisione. Dovrà registrarsi sulla piattaformaBonus veicoli sicuri” e l’identità dei beneficiari al momento viene accertata tramite credenziali SPID (di livello 2). Non si può accedere con CIE o CNS.

Per la richiesta del contributo non è richiesto nessun allegato o ricevuta. Sono necessari solo i dati richiesti nella procedura online (numero di targa e tipologia di veicolo, oltre che data della revisione, copia dell’attestazione di avvenuto pagamento, indirizzo email per le comunicazioni, Iban per il rimborso, nome e cognome dell’intestatario del conto corrente).

Il rimborso verrà effettuato successivamente alla verifica dei dati inseriti. È possibile controllare lo stato di avanzamento accedendo alla piattaforma e visualizzando lo stato della richiesta associata alla targa.

Numero pratica e richiesta

In caso di veicolo cointestato il rimborso dovrà essere richiesto da chi ha gli oneri giuridici del mezzo, ovvero dal primo cointestatario sulla carta di circolazione.

Una volta richiesto il rimborso, si riceve il numero pratica che serve ad identificare univocamente la tua richiesta di contributo. Occorre conservare il numero pratica, per utilizzarlo nel caso servisse assistenza.

Se si hanno due o più veicoli, anche di diversa tipologia, non è possibile richiedere più di un contributo. È possibile ottenerne solo uno per un solo veicolo, una sola volta, per tutta la durata dell’iniziativa (2021/2023).

Si potrà eliminare la richiesta anche dopo averla inoltrata entro 3 giorni dall’inserimento della stessa, direttamente sulla piattaforma e richiedere nuovamente un contributo per lo stesso o un altro veicolo salvo disponibilità di fondi ministeriali.

Cosa fare in caso di problemi

Potrebbe accadere che il sito segnali “Attenzione: controllare i dati inseriti” al momento dell’inserimento della targa, bloccando quindi il processo.

In questo caso è necessario rivolgersi all’UMC (Ufficio Motorizzazione Civile) di competenza per individuare la natura dell’anomalia (numero di targa non presente in archivio o semplicemente errore di digitazione etc.).

Regole per le minicar

Se si è in possesso di una minicar 50cc, per richiedere il contributo è necessario inserire il CIC (riportato sulla carta di circolazione) e selezionare la categoria Ciclomotore.

Se si è in possesso di una minicar con cilindrata superiore a 50cc, per richiedere il contributo è necessario inserire la targa e selezionare la categoria Motoveicolo.

Foto di repertorio