Nonnina regala uova di Pasqua ai piccoli pazienti ricoverati in ospedali: “Un messaggio di pace e conforto”

Nonnina regala uova di Pasqua ai piccoli pazienti ricoverati in ospedali: “Un messaggio di pace e conforto”

TAORMINA – È stata una giornata speciale, quale segno di affetto e di speranza, quella di sabato 16 aprile, che ha visto anche quest’anno la nonnina Valdina Meli Franchino, 97 anni, condividere i momenti di festa pasquale.

È stato portato un messaggio di pace e di conforto ai bambini meno fortunati, come i piccoli pazienti ricoverati nel Centro di eccellenza di Cardio-chirurgia pediatrica del Mediterraneo Bambin Gesù, diretto dal dottore Salvatore Agati, aperto nel presidio ospedaliero di Taormina”.

Così spiega il dottore Mario Franchino, medico responsabile di Medicina Fisica e Riabilitazione nell’ospedale Sirina di Taormina (diretto dal dottore Giuseppe Quattrocchi).

È stato un piccolo momento di festa rivolto alle famiglie, ma soprattutto ai piccoli pazienti ricoverati che stamane hanno avuto la gioia di ricevere le uova pasquali dalle mani di una simpatica nonnina che, a causa di questi ultimi anni di emergenza sanitaria dovuta al Covid, desiderava dedicare questo gesto ai propri nipoti e in particolare a uno che non ha potuto ancora abbracciare, perché vive in un’altra Regione. Ed è proprio a lui che ha voluto dedicare questo gesto”, prosegue.

Il dottor Mario Franchino – grazie alla sua azienda “Le Perle degli Angeli” che produce un pregiato amaro siciliano “Çiur’ama ra” – non è nuovo a promuovere questo tipo di iniziative e a corrispondere parte dei proventi della sua azienda privata a scopo benefico, per realizzare campagne di sensibilizzazione in ambito medico socio-culturale, ma anche per devolvere fondi finalizzati a realizzare progetti umanitari per le popolazioni in sofferenza.

Anche sabato, il suo intento e quello della propria “mamma Valdina”, è stato quello di far giungere un accorato messaggio d’affetto, di amore e di pace ai piccoli pazienti che è andata a trovare in ospedale, dalla nonnina considerati “alla stessa stregua di nipoti”. L’iniziativa si è svolta nel pieno rispetto delle vigenti norme anti-Covid.