“Vedrete come muore un italiano”, 18 anni fa l’uccisione di Fabrizio Quattrocchi: un assassinio mai chiarito

“Vedrete come muore un italiano”, 18 anni fa l’uccisione di Fabrizio Quattrocchi: un assassinio mai chiarito

CATANIA –Vi faccio vedere come muore un italiano“. Sono queste le parole pronunciate da Fabrizio Quattrocchi, guardia di sicurezza italiana di origini catanesi, pochi secondi prima di essere ucciso a soli 36 anni dai suoi rapitori in Iraq, il 14 aprile 2004.

Una frase che ancora oggi fa male come un pugno allo stomaco e che, al tempo, divenne tristemente nota per essere contenuta nel raccapricciante video che documentò l’esecuzione di Quattrocchi per mano dei suoi assassini.

Il video dell’uccisione

Il video venne inviato dai sequestratori all’emittente qatariota Al Jazeera. Inizialmente, la rete televisiva si rifiutò di diffondere le immagini, in quanto ritenute troppo cruente, nonostante la stessa tv di Doha non si fece mai scrupolo – in passato e in seguito – di trasmettere pubblicamente video di altre uccisioni ed esecuzioni sanguinarie.

Soltanto due anni dopo, nel gennaio 2006, il video finì nelle mani del TG1 della Rai che decise di renderlo pubblico, interrompendolo un istante prima degli spari per rispetto dei familiari della vittima.

Il rapimento di Quattrocchi

Fabrizio Quattrocchi venne rapito tra il 12 e il 13 aprile con altri tre addetti alla sicurezza privata, i colleghi Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, e tenuto in ostaggio dai miliziani iracheni delle mai del tutto identificate “Falangi Verdi di Maometto“.

Quattrocchi, nato a Catania il 9 maggio 1968 ma cresciuto a Genova, giunse in Iraq nelle vesti di “contractor”. C’è chi, ancora oggi, utilizza questo termine per identificare un “mercenario“. Altri, invece, preferiscono utilizzare la locuzione “soldato senza divisa“.

Tuttavia, il vocabolo ha un significato molto più ampio e determina un soggetto dipendente di compagnia privata che fornisce consulenza e protezione agli eserciti regolari nelle operazioni di controllo del territorio.

L’intento dei rapitori, secondo la ricostruzione dell’epoca, era quello di chiedere all’Italia il ritiro delle truppe dall’Iraq, venute nel Paese in occasione della Seconda Guerra del Golfo con un contingente di 3mila uomini. Il Governo italiano si oppose alla richiesta, ribadendo di non voler contrattare con i criminali.

“Vi faccio vedere come muore un italiano”

Pochi giorni dopo, i sequestratori diffusero un video nel quale si vede Quattrocchi inginocchiato all’interno di una fossa scavata o causata dall’esplosione di un ordigno nel terreno nei dintorni di Baghdad. Il 36enne ha le mani legate e una sciarpa azzurra che gli copre la testa. Alcune ombre vengono proiettate a terra e, tra queste, anche quella di un probabile fucile.

Posso levarmela?“, dice il catanese indicando la sciarpa. “Così vi faccio vedere come muore un italiano“, aggiunge con aria serena, nonostante la certezza di essere destinato alla morte. Pochi istanti dopo, gli spari mortali.

Il 21 maggio, nei pressi dell’ospedale di Baghdad gestito dalla Croce Rossa Italiana, vennero ritrovati dei resti umani attribuiti a Quattrocchi. La conferma della loro appartenenza alla guardia di sicurezza emerse grazie al test del DNA.

Le ombre

Dopo 58 giorni di sequestro, l’8 giugno 2004, gli altri tre ostaggi italiani furono liberati, a quanto pare, in occasione di un blitz delle forze statunitensi. Secondo alcune versioni, lo Stato italiano avrebbe pagato un riscatto per il rilascio. L’allora ministro degli Esteri, Franco Frattini, negò qualsiasi tipo di trattativa con i terroristi.

Nel 2006, due anni dopo la sua esecuzione, Fabrizio Quattrocchi ricevette la medaglia d’oro al valor civile per il coraggio dimostrato in occasione del suo assassinio. Ma ancor oggi, a 18 anni di distanza, la storia del rapimento dei quattro italiani rimane ancora segnata da molte ombre. L’unica certezza è la morte di Fabrizio.

Musumeci: “Non lo dimenticheremo mai”

Attraverso un post su Facebook pubblicato stamattina, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricordato la figura di Fabrizio Quattrocchi.

“‘Vi faccio vedere come muore un italiano’. Sono passati diciotto anni da quelle drammatiche immagini che rimarranno per sempre scolpite nella memoria collettiva“.

Non dimenticheremo mai Fabrizio Quattrocchi, medaglia d’oro al valore civile, un uomo in grado di risvegliare il sentimento di appartenenza e l’orgoglio di essere italiani“, è stato il messaggio del governatore.